Grotte di San Beato, una magica avventura immersa nella leggenda
L'area nei dintorni di Interlaken, in Svizzera, è disseminata di meraviglie: dai pittoreschi borghi sul lago come Thun e Oberhofen, fino a spettacoli naturali come le Grotte di San Beato. Questo complesso carsico, circondato da uno splendido scenario, richiama ogni anno moltissimi visitatori.
Le grotte sono in parte ancora inesplorate, ma 14 km sono stati aperti al pubblico. Dopo aver lasciato l'auto nel parcheggio, ha inizio l'avventura: per raggiungere le grotte è necessario inerpicarsi per una breve passeggiata lungo il bosco dove è possibile scoprire meravigliosi scorci naturali, tra cui spiccano le cascate che si gettano nel lago sottostante. Nel frattempo, lungo il tragitto, si può sostare in un'area attrezzata con giochi per bambini e gustare un pranzo a sacco.
Arrivati alle grotte, si rimane sbalorditi dall'incantevole bellezza del posto. Questo viaggio a mille metri di profondità si sviluppa in un percorso dove è la magia a regnare incontrastata. L'itinerario, illuminato elettricamente, si snoda tra stalattiti e stalagmiti dalle differenti forme e dimensioni. Un labirinto all'insegna della meraviglia: lungo l'itinerario è possibile imbattersi in straordinarie rocce calcaree, ruscelli, cascate, laghetti sotterranei e piccole cavità puntellate di formazioni rocciose. Impressionante notare la bizzarria delle stalattiti che pendono dal soffitto: alcune ricordano gli artigli di un dinosauro, altre sono sottili come spaghetti. Tra le cavità più belle figurano la Grotta delle Tre Sorelle e la Grotta dello Specchio, dove le formazioni rocciose si riflettono nelle acque del lago, creando splendidi giochi di luce.
La leggenda narra che nel VI secolo, in questi antri bui si aggirasse un temibile drago. Fu il monaco eremita irlandese San Beato, giunto nella grotta in ritiro spirituale, a cacciare via la feroce creatura. Oggi la cella di San Beato è stata ricreata all'interno del complesso ed è visitabile; in più, all'entrata delle grotte si trova la tomba del santo, che si dice contenga resti umani risalenti all'epoca medievale. Per quanto riguarda aspetti più concreti, i lavori di scavo iniziarono nel 1903 sotto la guida di Hermann Hartmann e l'intero complesso venne aperto al pubblico nel 1904. Si narra che la sezione denominata "La grotta del Capitano" sia così chiamata in onore di Johannes Knechtenhofer, capitano del primo battello a vapore sul Lago di Thun, che scoprì questa parte della grotta nel lontano 1848. Ma le sorprese non sono finite, perché nel complesso è presente addirittura un insediamento preistorico.
Le grotte sono aperte dal quarto sabato di marzo al quarto sabato di ottobre. La zona è facilmente raggiungibile da Interlaken con un comodo servizio di bus navetta che ferma direttamente ai piedi delle grotte. In alternativa è possibile optare per una crociera sul lago di Thun che prevede nel programma una visita alle grotte di San Beato. Le visite guidate di gruppo si tengono in lingua inglese o tedesca ogni 45 minuti tra le 9.45 e le 17.00. Tuttavia, dal 2015 è anche possibile avventurarsi nelle grotte da soli, per una visita di circa 75 minuti. L'area ospita anche un museo, completamente rinnovato nel 2013, con una collezione di cristalli e minerali e attività interattive per tutta la famiglia.