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I musei più piccoli del mondo: la cultura a colpo d’occhio

I grandi istituti museali impallidirebbero di fronte a queste collezioni: più che altro per lo spazio dove sono esposte. Sgabuzzini, cabine telefoniche, e addirittura il bagno di una casa sono stati trasformati in modo da ospitare mostre ed esibizioni aperte al pubblico. Che non hanno nulla da invidiare a un Louvre o a un MoMA.
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Louvre, Guggenheim, British, El Prado… Che nomi altisonanti! I musei più grandi del mondo, i più importanti, i più ricchi, i più storici: sono loro spesso le star dei nostri viaggi. Istituti blasonati, a volte anche con secoli di storia alle spalle, che fanno la gioia degli amanti d'arte e sono punto di incontro degli intellettuali. O almeno dei presunti tali. Ma di sicuro sono un grosso richiamo per i turisti. Non c'è bisogno di essere uno studioso per rimanere abbagliati dalla tragica potenza di Guernica di Picasso, o per capire l'importanza storica della stele di Rosetta. E i musei sono questo, enormi luoghi di diffusione e condivisione della cultura mondiale dove tutti possono arricchirsi interiormente. Enormi? Ma devono esserlo per forza? Naturalmente no, perché molti musei, anche importanti, sono racchiusi nello spazio di una villa, un appartamento. Persino di una stanza. Credete che esageriamo? Be', se non altro vi abbiamo incuriosito. Quella che segue è una piccola panoramica di quelli conosciuti come i musei più piccoli del mondo. Che forse non saranno famosi come i loro fratelli maggiori, ma non per questo sono meno interessanti. E comunque attirano i turisti.

Musei più piccoli del mondo
Foto per gentile concessione di Adrian Chapman

World's Smallest Museum in Superior, Arizona
Edgar's Closet in Tuscaloosa, Alabama
Phone Box Art Gallery in Barningham, Inghilterra
World's Smallest Titanic Museum in Linz, Austria
Tiny E's Museum in Penrose, Nord Carolina
Museo Etnologico di Tetovo, Macedonia

WORLD'S SMALLEST MUSEUM

Cominciamo proprio da quello che si è autodefinito "il museo più piccolo del mondo". Si trova a Superior, in Arizona, ed è una piccola attrazione sulla storica Route 60. È ospitato in una capannina di legno grande all'interno appena 12.5 mq. Su ogni lato vi sono 5 cabine di vetro, 10 in tutto quindi: cosicché lo spazio per camminare all'interno del museo si riduce ad appena 7.5 mq. In queste teche vi è esposto di tutto: da antichi utensili da cucina che illustrano la vita quotidiana, agli attrezzi di una vecchia compagnia mineraria della zona che esaltano il lavoro dell'uomo. Tra i veri reperti vi sono pezzi davvero interessanti: una macchina da scrivere, un ciclostile e un computer Compag del 1984 nella mostra sull'evoluzione della tecnologia informatica; un autentico poster dei Beatles del 1960 e canzonieri originali dell'epoca nella mostra sulla musica; l'ultima foto del capo Apache Geronimo nella mostra sul vecchio West. Il reperto più famoso è senza dubbio la "più grande lacrima di Apache del mondo": si tratta di un tipo di pietra vulcanica che si trova solo sull'Apache Leap, la montagna che guarda Superior.

Il museo più piccolo del mondo non si limita però solo alla sua mostra interna. Sulla strada c'è quella che è stata chiamata Memory Lane/Waterfall Avenue: si tratta di una serie di sculture realizzate dagli artisti Dan Wight e Jim Hennessey con oggetti della vita quotidiana. Vi è una fontana creata con i copertoni e i cerchioni delle auto, una cascata realizzata con delle carriole e via dicendo. Secondo le intenzioni degli autori, vogliono essere una commemorazione della gente comune e dei lavoratori, un monumento agli eroi non celebrati. Il World Smallest Museum è aperto tutti i giorni, tranne martedì e giovedì, dalle 8 all'1.30 del mattino. L'ingresso è gratuito, ma le donazioni sono ben accette. La città di Superior si trova a 105 km ad est di Phoenix e 40 ad ovest di Globe. Se siete in viaggio in coast to coast negli USA, deviate sulla Route 60 e programmate un pit stop: questo è il luogo ideale per fermarvi, perché vicino al museo c'è anche un ristorante.

EDGAR'S CLOSET

Foto per gentile concessione di Tommy Flower
Foto per gentile concessione di Tommy Flower

Non solo questo museo è stato ufficialmente riconosciuto come il più piccolo del mondo dalla World Record Academy, ma è anche il più piccolo in assoluto dedicato al grande Edgar Allan Poe. E come potrebbe essere altrimenti? Come dice il nome stesso è situato in uno sgabuzzino, grande appena 2 mq, in una scuola di Tuscaloosa, Alabama. Il museo è nato nel 2008 da un'idea di Tommy Flowers, professore alla University Place Middle School. Leggendo dei fumetti tratti da "Il gatto nero" e "Il cuore rivelatore" ha appassionato i ragazzini del sesto anno alla lettura di Poe. Questi hanno cominciato a mettere in piedi progetti relativi allo scrittore, i quali si sono a poco a poco evoluti nel museo. Nel corso degli anni Flowers ha acquisito reperti da donatori e tramite acquisti su eBay, ottenendo oltre 2.000 oggetti, spesso opere d'arte legate a Poe e ai suoi lavori. Il 27 aprile 2011 Tuscaloosa è stata investita da un tornado che ha distrutto il 30% della città, compresa la scuola. In attesa della ricostruzione, studenti e insegnanti sono stati spostati alla Westlawn Middle School, e con essi il museo. Sempre in uno sgabuzzino.

Pensavate non si potesse creare un museo in uno spazio più piccolo di uno sgabuzzino? Be', vi sbagliate: perché in questo caso è stato realizzato in una cabina telefonica. Siamo a Barningham, nel North Yorkshire, in Inghilterra. In questo piccolo paesino è presente una delle uniche cinque cabine telefoniche dipinte di verde presenti nel Regno Unito: la sua importanza è tale che è nell'elenco dei Monumenti classificati, ovvero una costruzione protetta per il suo valore storico, architettonico o culturale. Per farvi un esempio, il Buckingham Palace è uno di questi. La cabina risale al 1920: il BT Group, il gestore di telecomunicazioni più grande del Regno Unito che ne deteneva la proprietà, lo ha lasciato alla comunità di Barningham, a patto che ne mantenesse inalterato lo stato. La città ha lasciato al 65enne John Hay, artista del luogo, il compito di ridare nuova vita alla cabina.

Foto per gentile concessione di John e Gavin Hay
Foto per gentile concessione di John e Gavin Hay

La galleria d'arte più piccola del mondo è stata l'idea di Hay. All'interno della cabina vi è ora un'esposizione di dipinti dello stesso Hay e di altri artisti del luogo. Hay ha rimosso il telefono e sulla sua mensola vi ha deposto un bel vaso di fiori. Dal momento che un monumento classificato non può essere alterato in nessun modo, non ha piazzato altre mensole, ma ha appeso i vari dipinti. Questi in realtà sono delle fotocopie, per preservare i lavori originali: una di queste rappresenta la cabina stessa. Ogni artista del luogo e anche da fuori può contribuire alla mostra della galleria: Hays infatti cambia l'esposizione ogni due mesi, per poi organizzare alla fine dell'anno una mostra collettiva nel paese comprensiva di tutte le opere che sono state esposte nella cabina. Che possono anche essere i disegni di un bambino. La mostra è stata chiamata "The Gallery at the Green Room": per via dell'esiguità dello spazio vi è un rigido codice d'accesso di una persona alla volta.

IL MUSEO SUL TITANIC PIÙ PICCOLO DEL MONDO

Foto di Reinhard Winkler
Foto di Reinhard Winkler

Di musei sulla tragedia del transatlantico ce ne sono a bizzeffe nel mondo, e sono anche bizzarri: alcuni ne riproducono persino le fattezze. L'ultimo arrivato è stato inaugurato lo scorso marzo a Belfast, in Irlanda del Nord, la città dove venne costruita la nave: si tratta del più grande al mondo. Ebbene, la sua esatta controparte si trova a Linz, in Austria… in una toilette di appena 1,5 mq. La passione per la nave ha portato Lisa Maria Schwödiauer a realizzare questo piccolo tempio nel bagno di casa nel 2003, e con l'anniversario del 2012 l'arredo è stato rinnovato per farlo sembrare un vero e proprio museo. Scaffalature in legno che comprendono una collezione di libri, statuine, DVD e videocassette. Una cornice digitale che scorre le foto relative alla nave. Quadri appesi al muro e un'enorme scritta "Titanic" che campeggia in rilievo su una parete. Chissà quante case hanno dei bagni così interessanti.

TINY E'S MUSEUM

Tiny E's Museum

Il più piccolo museo al mondo dedicato a Elvis Presley. E gli crediamo sulla parola: si trova infatti all'interno di una mini roulotte. La particolarità è che si tratta di un museo itinerante! "Portiamo il museo da voi", questo è lo slogan dei curatori. E cosa c'è di interessante da vedere? Per di più foto che ripercorrono la carriera del Re: da Tupelo a Memphis, da Las Vegas alle Hawaii. Ma non mancano pezzi rari e da collezione, come un paio di scarpe blu di pelle scamosciata indossate dal cantante, gelosamente custodite in una teca. La "sede stabile" del museo si trova a Penrose, in Nord Carolina.

IL MUSEO ETNOLOGICO PIÙ PICCOLO DEL MONDO

Foto per gentile concessione di Adrian Chapman
Foto per gentile concessione di Adrian Chapman

E concludiamo con un pezzo davvero da collezione. Se siete sulla strada per Skopje, in Macedonia, fermatevi a Tetovo: precisamente nel villaggio di Džepčište. Qui potrete fare la conoscenza di Simeon Zatlev, detto Mone, e di sua figlia Ivona. Mone ha installato nella sua abitazione questo museo etnologico. Cosa vuol dire? Che per trent'anni ha raccolto oggetti dell'artigianato locale, cimeli, utensili e quant'altro e li ha stipati in due piccole stanze della sua casa. Il risultato è una collezione incredibile che offre un intero spaccato della cultura e della vita macedoni dell'ultimo secolo: tra i reperti, vi è persino l'abito della sposa della mamma, ormai ultra-novantenne. Gli oggetti sono tutti ammucchiati in uno spazio davvero esiguo, ma sono ben disposti per essere esaminati attentamente: sugli scaffali troviamo vecchie pentole, vasi, macchine fotografiche, elmetti, gioielli, orologi e chi più ne ha più ne metta. Non mancano foto e vecchi documenti a commentare il tutto. Naturalmente sarete accompagnati nella "visita" dai curatori del museo, che saranno ben felici di raccontarvi la storia dietro ogni reperto.

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