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Orta San Giulio, un romantico paradiso sul lago

Definito “l’acquerello di Dio”, Orta è uno dei luoghi più romantici del Piemonte. Ricco di tesori artistici, questo borgo affacciato sul lago regala un senso di pace e spiritualità.
A cura di Angela Patrono
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Ci sono luoghi così belli da sembrare al di sopra di ogni immaginazione. Uno di questi è Orta San Giulio, in provincia di Novara. Definito "l'acquerello di Dio", è  un luogo intriso di spiritualità, arte e natura. Sorge sulle sponde del Lago d'Orta, un paradiso naturale che regala scenari da favola a chi sa perdersi nella sua magia. Inserito nell'Ecomuseo del Lago d'Orta e del Montarone, appartiene al Circuito dei Borghi più Belli d'Italia ed è stato insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Orta San Giulio - Foto Pixabay
Orta San Giulio – Foto Pixabay

Cosa vedere a Orta San Giulio

Un luogo da vedere assolutamente è il Sacro Monte di Orta, progettato nel 1591 in onore di San Francesco d'Assisi e immerso in una riserva Naturale di 13 ettari. Il complesso custodisce  20 cappelle realizzate in numerosi stili, dal Manierismo al Barocco al Neoclassicismo, e affrescate da maestranze locali come il Morazzone, Della Rovere, Nuvolone, Legnanino, Cantalupi. Sono ben 376 le sculture dipinte che illustrano la vita di San Francesco. Nell'area troviamo anche la Chiesa di San Nicolao, incastonata tra boschi di faggi, lecci, tigli e pini. Suggestivo il percorso che si snoda attorno agli edifici religiosi, soprattutto alla luce del tramonto.

Il borgo di Orta è un labirinto di viuzze tortuose, tra palazzi signorili di epoca rinascimentale e barocca dove saltano all'occhio le botteghe artigianali e gli scorci mozzafiato. Piazza Motta è il cuore della vita cittadina. In questo salotto affacciato sul lago si tiene dal 1228 un popolare mercato, ma si svolgono anche concerti ed eventi culturali. In cima alla salita della Motta si erge la chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel 1488 ma rimaneggiata nel XVIII secolo. L'originaria struttura tardoromanica fu arricchita con dipinti di pittori del XVII e XVIII secolo, quali il Rossetti, il Cantalupi e l'Orgiazzi, mentre la Cappella Gemelli ospita un artista seicentesco come il Procaccini, con una tela che raffigura San Carlo alla processione della peste di Milano. Tra i palazzi storici, da segnalare Palazzo Penotti Ubertini, meravigliosa dimora affacciata sul lago, e Villa Motta, edificio ottocentesco e punto panoramico, che vanta un giardino ricco di fioriture.

Dal porticciolo del borgo partono battelli e motoscafi che conducono all'Isola di San Giulio. Secondo la leggenda, nel 390 d.C. san Giulio, in fuga dalle persecuzioni e desideroso di propagare il cristianesimo con edifici di culto, edificò la sua centesima chiesa sull'isola, scacciando i draghi e i serpenti che l'avevano infestata. L'isola di San Giulio dista 400 km dalla riva, quasi interamente occupata dall'Abbazia Mater Ecclesiae e da alcune ville private. Nel monastero Mater Ecclesiae, che ospita un laboratorio di restauri su tessuti antichi, vengono svolte ricerche e studi e traduzioni di testi del passato; allo stesso modo è attiva la produzione di paramenti sacri, ostie-pane e anche pittura di icone. Tra le altre meraviglie da vedere, anche il Palazzo dei Vescovi e la Basilica di San Giulio: al suo interno è custodito un prezioso ambone scolpito (in marmo serpentino verde d'Oira) e sorretto da quattro colonne più antiche, che è un vero capolavoro della scultura romanica del XII secolo. L'ambone è interamente decorato con simboli cari alla cristianità (i quattro simboli degli Evangelisti e scene di lotta del bene contro il male e figure antropomorfe tra cui forse Guglielmo da Volpiano, evangelizzatore nato sull'isola nel X secolo).

Nei dintorni di Orta merita una visita la piccola frazione di Legro, definita il "paese dipinto" per via dei coloratissimi affreschi che decorano le mura del centro storico, opera di artisti provenienti da tutta Europa.

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