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Parigi, riapre il Pantheon dopo tre anni di restauri

Dopo un’attesa durata tre anni il Pantheon di Parigi riapre al pubblico: il monumento, edificato nel XVIII secolo, ospita i sepolcri di alcune tra le più celebri personalità francesi.
A cura di Angela Patrono
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Pantheon di Parigi - Foto Wikipedia
Pantheon di Parigi – Foto Wikipedia

Dopo tre anni di restauri il Pantheon di Parigi ritorna alla luce e si riconferma un'attrazione turistica da non perdere. Dal 1° aprile l'imponente monumento è tornato accessibile al pubblico attraverso visite guidate, possibili anche sei volte al giorno fino al mese di ottobre. Situato nel 5° arrondissement della Ville Lumiere, nel cuore del Quartiere Latino, il Pantheon spicca sulla cima della montagna Sainte-Geneviève e si trova nei pressi della Sorbona. La costruzione fu voluta da Luigi XV nel 1744 che dopo essere guarito da una malattia consacrò l'edificio a Santa Genoveffa, patrona di Parigi. I lavori, iniziati nel 1764, vennero completati solo nel 1790  sotto la direzione dell'architetto Jacques-Germain Soufflot.

Dal 1885 il Pantheon ha perso la sua originaria funzione di basilica cristiana per diventare un vero e proprio mausoleo. Nella cripta sono infatti sepolti alcuni tra i più illustri personaggi che hanno segnato la storia francese: il primo ad avere questo onore fu il celebre romanziere Victor Hugo. Tra gli altri nomi altisonanti spiccano quelli di scienziati come Pierre e Marie Curie, scrittori come Emile Zola, filosofi come Jean-Jacques Rousseau e Voltaire. L'interno del monumento ospita inoltre il famoso Pendolo di Foucault che il celebre fisico adoperò come prova della rotazione terrestre. Il Pantheon è famoso anche per l'eccezionale veduta panoramica di Parigi che si può ammirare dalla terrazza situata a 35 metri di altezza, ai piedi del tamburo, dopo un'arrampicata di 200 scalini.

Il restauro, iniziato nel 2013, ha interessato la cupola e il tamburo del monumento, insieme al colonnato e alla grande lanterna. Il fine dei lavori è quello di contrastare i danni legati all'usura del tempo come l'invecchiamento delle pietre. Tuttavia numerosi elementi architettonici, come il peristilo e le volte, sono ancora in attesa di interventi di restauro e a questo scopo si rende necessario un consistente finanziamento: si parla di decine di milioni di euro.

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