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Strage di Nizza, fuga dal turismo in Costa Azzurra

Segnali allarmanti dal turismo d’Oltralpe dopo la tragedia di Nizza. Disdette delle prenotazioni, borse in negativo, musei chiusi: l’impatto del terrorismo sull’economia francese si preannuncia pesante.
A cura di Angela Patrono
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Veduta di Nizza - Foto Wikipedia
Veduta di Nizza – Foto Wikipedia

Il terribile attentato del 14 luglio a Nizza ha generato un terremoto nell’economia francese, causando inevitabili ripercussioni sul settore turistico in una zona notoriamente presa d'assalto dai viaggiatori. La Regina della Costa Azzurra, seconda meta più gettonata della Francia dopo Parigi, vanta in media 4 milioni di presenze ed è famosa per catalizzare il jet set internazionale. Sono, o meglio erano, numerosi i turisti pronti a riversarsi in massa sulle spiagge di Nizza e sulla Promenade des Anglais dove giovedì sera è andato in scena lo spettacolo del terrore. Secondo l’ufficio turistico locale, la città che ha dato i natali all’Eroe dei due Mondi attira il 40% delle presenze nell’intera Costa Azzurra con un ritorno economico di 1,5 miliardi di euro l’anno.

Tuttavia, la paura seguita all'attentato del 14 luglio ha generato un clima di diffusa incertezza, mettendo in ginocchio l'economia transalpina. Nella stessa città di Nizza i principali eventi in cartellone sono stati annullati, così come le manifestazioni culturali. La celebre popstar Rihanna ha disdetto la data del suo tour mondiale prevista per il 15 sera, mentre rimangono ancora chiuse gallerie come il MAMAC (Museo d'arte moderna e contemporanea).

Le compagnie aeree e i tour operator francesi hanno chiuso in rosso di oltre il 3%. Air France segna a Parigi un calo dell'1,8%, mentre Ryanair ha perso a Londra il 2,11%. Aeroports De Paris segna invece -0,8%. L'operatore alberghiero francese Accor scende di oltre il 4% e attualmente è in calo del 3,8%. Un vettore low cost come easyJet registra un calo del 2,7% alla Borsa di Londra. Perdita del 3,9% per la tedesca Thomas Cook.

Nel frattempo, fioccano le chiamate di rinuncia per le vacanze. Secondo le testimonianze di molti albergatori, numerosi turisti hanno disdetto il loro soggiorno; altri si sono trasferiti in località distanti, oppure hanno lasciato la Francia. In ogni caso, gli hotel sono stati un prezioso rifugio per i turisti in fuga dall'attentato. Antonio Portulez, gestore di una struttura a pochi metri dalla celebre passeggiata lungomare, racconta:

In tanti si sono riversati nella hall e molti di loro sono stati accolti nelle stanze dai nostri clienti. Noi non abbiamo chiuso la porta a nessuno. Questa è la solidarietà dei francesi.

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