5 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vacanze a Selinunte tra le rovine della città degli Dei

Selinunte, situata sulla costa occidentale della Sicilia, è una città storica ed affascinante che vi trasporterà in un epoca passata a rivivere i fasti dell’antica Grecia.
A cura di Stefania Lombardi
5 CONDIVISIONI
Immagine

Fiore all'occhiello della Sicilia occidentale, Selinunte ospita il parco archeologico più grande d'Europa e una delle coste più belle d'Italia. Un viaggio in Sicilia non può prescindere dalla visita a questa splendida città greca, dove potrete passeggiare tra templi antichi e colonne, in un percorso a due passi dal mare, sulle bellissime spiagge di Marinella di Selinunte nel comune di Castelvetrano. Selinunte è una piccola città che racchiude tradizioni di antichi pescatori, spiagge incantevoli, storia e squisita cucina mediterranea, infatti tutte le sere in piazza Empedocle, si svolge la caratteristica asta del pesce, dove ci sono anche bancarelle dove acquistare prodotti tipici dell'artigianato locale. Andare in vacanza a Selinunte, è come essere catapultati improvvisamente in un'antica città Greca, che rivive le guerre, le vittorie e le sconfitte che hanno caratterizzato anni di storia di questa città siciliana.

La città degli Dei, così chiamata dagli antichi viaggiatori incantati dall'incredibile spettacolo che la natura offre in questo lembo di terra, fu fondata da un gruppo di coloni greci che insediarono un villaggio nel piccolo comune di  Castelvetrano verso la fine del VII secolo a. C. Nella piana di Marinella, furono costruiti grandiosi templi, le cui rovine si sono conservate fino ad oggi, mentre ad ovest del fiume Modione sorsero vari Santuari, di cui il più famoso e il più antico era quello consacrato a Malophoros, meglio conosciuta come la dea Demetra. Selinunte divenne una grande potenza, fino a quando non fu distrutta da Annibale nel 409 a.C., ma poi ricostruita dai Cartaginesi, solo però nella parte che ospita l'acropoli. Seguirono molti terremoti che probabilmente furono la causa maggiore del crollo dei templi. Nuovamente distrutta nel 250, di Selinunte nel Medioevo si perse anche il nome, e venne riscoperta solo nella seconda metà del XVI secolo, dallo storico siciliano Tommaso Fazello e solo di recente l'area storica è stata risistemata con la costruzione del Parco e l'allestimento dell’Antiquarium.

Come arrivare
Il parco archeologico
Le spiagge di Selinunte
Dove e cosa mangiare

Come arrivare

Immagine

[Foto di Own work]

Selinunte si trova a metà strada tra Marsala ed Agrigento, sulla costa occidentale della Sicilia. Se si arriva da Palermo la strada più breve è l'autostrada A 29 in direzione di Mazara del Vallo e l'uscita è quella del comune di Castelvetrano, da qui si imbocca per pochi chilometri la SS 115 in direzione di Selinunte. Se invece si proviene da Sud, dalla zona di Agrigento, la strada da intraprendere è la statale SS 115 in direzione Sciacca – Castelvetrano. Altro modo per raggiungere la località di Selinunte è l'aereo. Gli aeroporti più vicini sono l'aeroporto Birgi di Trapani che dista 65 chilometri e l'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo che invece si trova a 85 chilometri di distanza. Da qui è possibile prendere il treno per arrivare a Selinunte, sulla linea Palermo – Trapani e scendendo alla stazione di Castelvetrano. In seguito, dovrete servirvi degli autobus per raggiungere Selinunte, ci sono dei bus che partono dalla stazione di Castelvetrano ed in circa 20 minuti arrivano a Marinella di Selinunte.

Il parco archeologico

Immagine

[Foto di Urban]

La maggiore attrazione di Selinunte è il parco archeologico, uno dei siti più affascinanti della Sicilia e probabilmente dell'intera penisola. Il parco è grandissimo, più di 1740 chilometri quadrati, e i resti dei templi, colonne ed altre costruzione lasciano a bocca aperta per la loro bellezza ed imponenza. Il costo del biglietto d'ingresso al parco è di 6 euro a persona, e dà la possibilità di visitare l'intera area a piedi oppure affittando delle piccole macchine elettriche, data la grande estensione del parco per vedere le zone più lontane è indispensabile. Per visitare il parco occorrono dalle 2 alle 6 ore, a seconda di dove si è disposti a spingersi. Il sito archeologico si divide in quattro parti: l'acropoli, che si trova verso il mare, la città antica, i templi orientali e il santuario di malophoros.

L'acropoli è la parte centrale del sito, sorge su una collina che si affaccia direttamente sul mare, regalando uno dei panorami più straordinari che vedrete durante il viaggio a Trapani e provincia. Nell'acropoli si scorgono i resti di sei templi, altri templi minori e vari edifici. L'area è attraversata da due strade che la dividono in quattro parti. Nella parte sud-orientale si trovano cinque templi, contrassegnati, come tutti i templi di Selinunte, da lettere dell'alfabeto, poiché non si conoscono con certezza le divinità a cui erano dedicati. Il più antico e importante è il Tempio C, risalente alla metà del VI secolo a.C. e con molta probabilità dedicato al dio Apollo. Salendo verso nord si trova il Tempio D, costruito verso la fine del VI secolo e probabilmente dedicato a Poseidone o ad Afrodite. Nelle vicinanze sorge il tempio indicato con la lettera B, forse dedicato al filoso di Agrigento Empedocle. Gli ultimi due templi, il Tempio A e il Tempio O, sono più vicini al mare, sono due costruzioni gemelle, e per questo gli storici hanno ipotizzato che fossero dedicati ai gemelli Castore e Polluce. La zona identificata come città antica è l'area del sito meno esplorata, sorge sulla collina di Manuzza e la sa attrazione maggiore è il tempio dedicato alla dea Demetra, dea della fertilità e delle messi, il cui culto era molto diffuso in Sicilia.

Immagine

[Foto di zoutedrop]

Ma la parte del parco più affascinante è il gruppo dei templi orientali, si tratta di tre i templi contrassegnati dalle lettere F, E e G. Il  primo, il Tempio F è il più antico, quello E il più recente, edificato nel V secolo a.C., il periodo del massimo sviluppo e splendore di Selinunte, e restaurato e ricostruito completamente nel 1958. Infatti è il tempio più completo e ben conservato, mentre degli altri restano solo le rovine, anche esse però molto affascinanti ed interessanti da vedere.  L'ultimo tempio, quello G si trova più a nord, è stato costruito nel V secolo, ed è rimasto in alcune zone incompiuto, ma comunque fu uno dei più importanti luoghi di culto della grecia antica. Di esso restano soltanto le rovine, che comunque bastano a testimoniare la grandiosità di questo tempio, non solo per l'importanza religiosa ma anche per le dimensioni che appaiono enormi, basta pensare che solo il diametro delle colonne raggiunge i quattro metri. Alla visita al Parco si possono aggiungere le splendide Cave di Cusa, dalle quali provengono i materiali usati dai greci per costruire i grandiosi templi di Selinunte. Per arrivare alle cave, bisogna percorrere 4 Chilometri da Selinunte in direzione nord, fino all'incrocio per Campobello di Mazara. Dopo aver attraversato il paese si prende la deviazione per Tre Fontane, seguendo la strada per circa 2 chilometri.

Le spiagge di Selinunte

Immagine

[Foto di Capitan Giona]

Oltre alle ricchezze storiche questa zona è conosciuta anche per il suo bellissimo mare e le sue incantevoli spiagge. Nella zona di Marinella si estende una spiaggia di 5 chilometri che arriva fino al promontorio di Porto Palo di Menfi. In questa zona oltre al mare splendido ci sono anche molte trattorie e ristoranti dove gustare le specialità tipiche della Sicilia, inoltre si può fare un giro sulle imbarcazioni dei pescatori alla scoperta delle meraviglie del mare, e conoscere le vecchie tecniche di pesca, in alcuni casi ancora utilizzate. Tra i lidi più conosciuti c'è il lido Zabbara, dove per due lettini ed un ombrellone si paga 10 euro, un buon prezzo per trascorrere una piacevole giornata al mare. Altra spiaggia interessante è quella di Triscina di Selinunte che si trova a poca distanza dal centro, tra il parco archeologico e la riserva naturale del fiume Belice. Questa spiaggia in estate è invasa dai turisti, sono presenti molti lidi attrezzati che fanno da contorno e rendono più confortevole un rilassante bagno nelle splendide acque del Mediterraneo.

Dove e cosa mangiare

Immagine

[Foto di Own Work]

Come in tutta la Sicilia, anche a Selinunte la cucina è un eccellenza regionale, ed è il frutto di tante contaminazioni dovute ad anni di dominazioni ed incontri con tanti popoli. Da assaggiare è il pane nero di Castelvetrano, dal caratteristico colore nero di caffè tostato con semi di sesamo, uno dei cibi più caratteristici insieme al vino ed all'olio ed ai piatti a base di pesce. I locali e le trattorie presenti a Selinunte sono quasi tutte tipiche, ma alcuni ristoranti aprono solo durante la stagione estiva. La strada dove trovare buoni posti dove mangiare è quella antistante al porto, oppure sul lungomare, come il lido Zabbara che la sera si trasforma in ristorante. Il cibo è ottimo e il panorama incantevole, di fronte la spiaggia e le rovine di Selinunte. Il prezzo medio è di 20 euro per una cena. Sempre sul lungomare c'è la Pineta, dove si mangia direttamente sulla spiaggia alla luce di candele e torce. Il prezzo è sui 30 euro a persona. Nella cittadina ci sono anche bar e locali notturni dove trascorrere le serate, come il Buddha Bar e la Discoteca Karios di Marinella di Selinunte.

[Foto principale di Hans suter]

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views