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Viaggio nelle terre che salutano per prime il 2015

Tra isole disabitate nel Pacifico, piccoli insediamenti, grandi città e capitali, ecco come il nuovo anno viaggerà attraverso il nostro pianeta, toccando uno per uno tutti i popoli e le terre. Attraverso i continenti, ecco chi festeggerà per primo il Capodanno.
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Manca meno di un giorno al 2015, e nel mondo già fervono i preparativi per il Capodanno. Ma dall'altro lato del pianeta sono già prossimi alla fatidica mezzanotte, e i festeggiamenti del 31 dicembre sono in procinto di cominciare. Certo, magari non immaginiamo una tradizione tutta italiana della famiglia riunita a tavola pronta a fiondarsi sul cenone, ma il cambio di data è vissuto da tutti come un momento speciale da celebrare. Noi italiani, trovandoci solo un'ora avanti rispetto all'orario di Greenwich, ci troviamo praticamente a metà nel primo giro di rotazione su se stessa che la Terra compie all'inizio del suo nuovo moto di rivoluzione attorno al sole. Chi sono allora i primi a festeggiare il capodanno nel mondo? Scopriamolo assieme.

capodanno caroline island

Millennium Island, foto di Angela K. Kepler

Sono varie le terre inabitate che vedono per prima il passaggio al nuovo anno. Tra queste, l'Isola Caroline, un atollo dell'Oceano Pacifico appartenente all'arcipelago delle Kiribati: per questo motivo è definita anche Millennium Island. Ma i primi uomini sul pianeta che vedranno il sole del nuovo anno saranno gli abitanti di Kiritimati, anche questa appartenente alle Kiribati. L'isola possiede questo singolare primato nonostante si trovi 1.530 miglia a est rispetto al 180° meridiano: questo perché un riallineamento della linea internazionale del cambio di data nel 1995 l'ha riportata a ovest del confine, per cui ufficialmente è un giorno avanti rispetto al lato opposto del mondo. Neanche a farlo apposta, l'isola è ufficialmente conosciuta anche come Christmas Island, perché scoperta dal capitano James Cook il 25 dicembre 1777. Come dire: festeggiare Natale e Capodanno in un colpo solo.

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Capodanno a Auckland, foto di Kelvin Xuju Hu

Rientrano nello stesso orario, ma geograficamente arrivano dopo, Apia, la capitale di Samoa, e Fakaofo, un atollo del gruppo delle Tokelau. A seguire sarà l'arcipelago delle Chatham Island a celebrare il 2015 con solo un quarto d'ora di differenza. E finalmente, dopo un'ora, sbarchiamo in Nuova Zelanda: Wellington, la capitale, e Auckland, la sua più grande città, sono i due primi grandi centri urbani al mondo a celebrare l'anno nuovo.

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Capodanno a Sydney, foto di Rob Chandler

Nell'ora successiva ci addentriamo in alcune regioni della Russia e sorpassiamo le isole Marshall, mentre ci avviciniamo piano piano all'Australia toccando uno dei suoi possedimenti extra-territoriali: l'isola Norfolk, e la sua capitale Kingston. Nelle quattro ore successive l'alba del nuovo anno si affaccerà su tutta l'Australia, sul Giappone, la penisola di Corea e Timor Est. Toccherà la Cina un'ora dopo ancora e proseguirà tutto il suo viaggio verso l'Asia e il Medio Oriente: dopo 12 ore esatte dalla sua comparsa, l'anno nuovo sorgerà in Europa: le prima capitali a salutare il suo arrivo saranno Mosca in Russia, e Ankara in Turchia.

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Capodanno a New York, foto di asterix611

Un'ora dopo ancora il nuovo anno sarà finalmente anche da noi in Italia e nella maggior parte d'Europa, mentre nel frattempo avrà già attraversato parte dell'Africa. Proseguirà poi per il meridiano di Greenwich e sbarcherà nel continente americano nel giro di due ore. Siamo ormai quasi alla fine del nostro viaggio dove, dopo aver scoperto i primi al mondo a festeggiare il Capodanno, ora vediamo chi sono gli ultimi. Le terre abitate che per ultime celebreranno il nuovo anno sono Pago Pago nelle Samoa Americane, l'isola indipendente di Niue, e l'atollo di Midway, facente parte delle Hawaii. In realtà quest'ultimo non ospita insediamenti stabili, ma una base area e navale degli Stati Uniti, ed è utilizzato dalla Nasa come base di atterraggio d'emergenza di voli Shuttle.

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Baker Island, foto di Joann94024

Tra le terre disabitate: Jarvis Island, Baker Island, Howland Island e la striscia di corallo del Kingman Reef, piccola terra emersa nel mezzo del Pacifico tra le Hawaii e le Samoa Americane. Il nostro viaggio si è finalmente concluso: una sorta di enorme volo pindarico che ci ha portato letteralmente da un capo all'altro del pianeta. Potrebbe essere per voi uno spunto per decidere dove passare il capodanno. Ma ci fa capire come popoli così lontani sul pianeta sono uniti da un evento così semplice eppure così simbolico qual è il cambio di data. Non siamo poi così differenti gli uni dagli altri. Per cui non ci rimane che augurarvi: Buon Anno Nuovo!

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