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5 cose da mangiare a Firenze (FOTO)

Povera ma abbondante e gustosa la cucina fiorentina è ricca di portate dalle umili origini, ma che non mancano mai sulle tavole del capoluogo. Il segreto? Saggezza contadina e gli ingredienti più buoni delle campagne toscane.
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Mangiare a Firenze e in Toscana godendosi arte e paesaggio. Foto di Tuscanycious
Mangiare a Firenze e in Toscana godendosi arte e paesaggio. Foto di Tuscanycious

La Toscana è terra dei sapori più rinomati della cucina italiana, e quest'ultima vive anche grazie alla fama di cui questa terra gode all'estero. Un itinerario in Toscana ci porta alla scoperta di agriturismi, vigneti, ristoranti casarecci o raffinati, che accompagnano piatti a base di pasta e selvaggina alla migliore produzione vinicola del territorio. Grazie a questa ricchezza, identificare i piatti tipici della regione diventa un po' complicato, poiché ogni piccolo comune ha le sue specialità. Ma se guardiamo solo al suo capoluogo, Firenze? Salta fuori che i piatti più emblematici si possono trovare sulle tavole di tutti gli italiani, perché sono semplici e rustici, ma abbondanti e gustosi. Per cui, se ci trovassimo ospiti a casa di un fiorentino doc, ecco le cinque pietanze che con molta probabilità ci troveremmo a mangiare a Firenze e in Toscana in generale.

Pappa col pomodoro
Bistecca alla fiorentina
Ribollita
Castagnaccio
Lampredotto

Cucina povera: la pappa col pomodoro

Foto di Mike65444
Foto di Mike65444

La celebrava Rita Pavone nel celebre Il giornalino di Gian Burrasca. Il libro prima, e sessent'anni dopo lo sceneggiato, resero popolare in tutta Italia questo piatto povero della cucina toscana. Ma perché povero? Perché questa pietanza viene dalla tradizione tutta contadina di recuperare gli avanzi. In questo caso l'ingrediente principale è il pane raffermo, rigorosamente sciapo, cioè senza sale. L'altro ingrediente principale è naturalmente il pomodoro, e poi si va di aglio, basilico e olio extravergine d'oliva. Naturalmente si può produrre questo piatto in numerose varianti, ma la più classica è quella con l'aggiunta di brodo vegetale. La pappa col pomodoro è un piatto molto versatile, perché si può mangiare sia come zuppa calda in inverno, che fredda in estate, con abbondante aggiunta di olio e pezzetti di basilico. Quale che sia quindi il periodo dell'anno in cui deciderete di visitare Firenze, non potrete lasciarvela sfuggire.

Un classico: la bistecca fiorentina

Foto di McPig
Foto di McPig

Bistecca fiorentina o bistecca alla fiorentina? La differenza non è solo semantica: la preparazione del classico secondo di carne non può prescindere dalla sua provenienza. Il più celebre taglio di questa carne è infatti quello della chianina, chiamata così per un particolare tipo di bue originariamente allevato solo in Val di Chiana. Oggi l'allevamento non è più circoscritto, ma se è per questo neanche Firenze appartiene alla stessa valle. Nonostante ciò, il piatto più tipico della Toscana prende proprio il nome dal capoluogo. E quali sono le sue caratteristiche? Un pezzo di lombata di manzo, spesso sui 5-6 centimetri e rigorosamente con l'osso a forma di T attaccato. La cottura: alla brace, o alla griglia, in ogni caso al sangue. Molti storcono il naso, ma provateci voi a mangiare un pezzo di carne così grosso a cottura completa: vi arrenderete al terzo boccone. La fiorentina vera deve sciogliersi in bocca. Una curiosità: questa pietanza tutta italiana prende il suo nome dall'inglese beef-steak, chiamata così da un gruppo di cavalieri d'oltremanica all'epoca della cosmopolita Firenze dei Medici.

Slow food: la ribollita

Foto di Tuscanycious
Foto di Tuscanycious

La cucina toscana è l'emblema di tutto quello che rappresenta la qualità italiana in materia di gastronomia, a dispetto di chi preferisce invece il fast food (per molti sinonimo di junk food). E infatti per godere di molti dei suoi piatti bisogna avere molta pazienza. La ribollita è un altro piatto di origine contadina nato per recuperare le verdure già bollite dei giorni precedenti e il pane raffermo. Basandosi su questi presupposti, è chiaro che non esiste una ricetta universale, poiché le verdure possono essere tante. A Firenze però obbligatori devono essere fagioli, verza e cavolo nero. Altri gustosi ingredienti, oltre a verdure varie, sono cipolle, patate e pomodori. Come dicevamo, questo piatto è molto lento a prepararsi: tra preparazione è cottura occorrono almeno tre ore. Ma il risultato è ricco è abbondante, e la ribollita può essere ribollita (da qui il nome, lo avreste mai detto?) ancora i giorni seguenti, se avanza. E ogni volta diventa sempre più buona.

Dolci: il castagnaccio

Foto di Lemone
Foto di Lemone

In materia di dolci, la Toscana ha poche, riconosciute specialità. Tra queste spicca il castagnaccio: un nome che riporta subito alla mente tutta la bellezza dei boschi toscani e della vita agreste. I castagni sono infatti abbondanti nelle campagne della regione: di nuovo, le origini di questo piatto sono molto umili. Tutto si basa sulla farina di castagne, un ingrediente molto presente nei dolci toscani. In realtà, se viaggiate in Italia frequentemente, vi renderete conto che è in realtà abbondante in diverse zone della penisola, e fondamentale per la preparazione di tanti piatti tipici diversi tra loro. Il castagnaccio stesso è un dolce comune a molte regioni del nord Italia: nella variante toscana è conosciuta come torta pattona, una sorta di polenta dolce. Si tratta di un impasto di farina di castagne, acqua, sale, noci, pinoli, rosmarino, uvetta e l'immancabile olio extravergine d'oliva. L'impasto stesso viene posto su un letto di fogne di castagno, e con esse ricoperto. Il dolce viene accompagnato con miele di castagno con dell'ottimo vino novello.

Street food: il lampredotto

Foto di Lucarelli
Foto di Lucarelli

Potrebbe darsi che siete a Firenze per un giorno. Può essere che siate turisti sbarcati da una crociera (MSC, ad esempio, sbarca a La Spezia) e non abbiate tempo per un pranzo in ristorante. Niente paura, la strada è vostra amica. Perché a Firenze, e in Toscana, abbondano i chioschi che vendono il panino col lampredotto. Si tratta di un tipo di trippa che deriva da uno dei quattro stomaci del bovino, l'abomaso. Detta così può causare moti di disgusto… ma solo a quelli che non l'hanno assaggiato. La trippa viene accuratamente lavata, e poi fatta bollire in acqua con pomodoro, cipolla, prezzemolo e sedano. Tagliata a pezzi, viene poi inserita in un panino toscano, la cui parte superiore è stata proprio imbevuta del brodo di lampredotto. Avete fame ma avete anche fretta? Trovate un lampredottaio: il suo panino non solo vi riempirà lo stomaco per tutta la giornata, ma soddisferà il palato. E potrete sempre dire di aver assaggiato la cucina tipica fiorentina.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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