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Al via l’edizione 2012 del Salone del Gusto di Torino: buon cibo dal mondo

Dal 25 al 29 Ottobre a Torino ci sarà la nona edizione del Salone del Gusto, manifestazione che parlerà di cibo, agricoltura e del ritorno alla terra e alla buona alimentazione. Di seguito tutte le novità ed il programma dell’evento.
A cura di Stefania Lombardi
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salone del gusto

Si è aperta a Torino l'edizione 2012 del Salone del Gusto,organizzata da Slow Food, insieme alla Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che già dalla serata iniziale ha visto uno straordinario successo di pubblico. In una città così ricca di storia come Torino si terrà la manifestazione legata al cibo ed al modo di mangiare più grande del mondo, e quest'anno per la prima volta si unirà a Terra Madre, associazione che da anni combatte per difendere l'agricoltura, la pesca e l'allevamento sostenibili e riunisce tutti coloro che partecipano alla filiera alimentare. I cibi e le abitudini alimentari nel mondo sono molto diverse da continente a continente, dai paesi ricchi a quelli poveri, c'è chi si ammala mangiando troppo a chi si ammala mangiando troppo poco. Questa riflessione quest'anno accompagna la kermesse del gusto che è diventata un evento di respiro mondiale che narra le diversità del cibo di ogni continente, che unisce il piacere del cibo ad un consumo responsabile e consapevole, ricordando l'esperienze delle donne e degli uomini che coltivano, allevano e trasformano i prodotti alimentari di tutto il mondo.

"Cibi che cambiano il mondo" sarà il tema della manifestazione che sarà in scena fino al 29 Ottobre, nelle sale del Lingotto, nella città storica del Gusto conosciuta in tutto il mondo per le sue cioccolaterie, e ospiterà tanti rappresentanti dell’umanità che gravita attorno alla grande rete mondiale del cibo buono, pulito e giusto e pone l'accento sulla scelta che è nelle nostre mani. Dai prodotti che mettiamo nel carrello quando andiamo a fare la spesa, troppo spesso colmi di prodotti dalla dubbia provenienza e dalla scarsa qualità alimentare, dall'importanza di chi ogni giorno lavora la terra, sommerso dai problemi ecologici, climatici, economici, sociali sempre più soffocanti. Per sei giorni Torino con tutta la sua regione diventerà la capitale mondiale dell'enogastronomia, con la presenza di tantissimi delegati delle comunità del cibo di Terra Madre e del Congresso internazionale di Slow Food, insieme ad esperti, chef provenienti da ogni posto nel mondo. Già solo la cerimonia di apertura ha visto 27 mila visitatori, che dalla mattina affollavano i cancelli fuori il Lingotto o erano alla ricerca di un parcheggio.

Il presidente Slow Food, Carlo Petrini, nel suo discorso inaugurale ha ricordato lo scetticismo di chi, nel 1996, alla prima edizione del Salone del Gusto, guardava al recupero del patrimonio alimentare tradizionale come a un capriccio di nicchia, destinato a scomparire, mentre l’economia quella vera governata da pochi produttori regolava l'intero mercato. Ma la grande presenza a Torino è testimonianza dell'avvicinamento tra consumatore e produttore al di fuori delle logiche imperialiste del mercato delle multinazionali. Un segnale importante che proviene dall'evento riguarda l'impatto ambientale, infatti quest'anno sarà ridotto al minimo, ed ogni scelta strutturale e logistica è stata valutata in base alla sua incidenza sull'ambiente; dimostrando che si può fare qualcosa di buono per la salute, per l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità. Inoltre quest'anno sarà attribuito un premio importante, il Premio SlowPack, rivolto ai produttori italiani e stranieri che si distingueranno per l’imballaggio dei cibi, che produce molto inquinamento. Ma ci sono molte altre iniziative accorte all'ambiente, come la riduzione al massimo di carta e l'uso di strumenti tecnologici, come l'applicazione SGTM, scaricabile in modo gratuito, e da dove è possibile seguire tutte le novità e ricevere informazioni in tempo reale sull'evento.

Programma dell'edizione 2012
Costi e riduzioni
Come arrivare 

Torino salone del gusto

Foto di Matt Feifarek

Programma dell'edizione 2012

L'evento è completamente aperto al pubblico, più di mille espositori, provenienti da 100 paesi diversi, degustazioni di alimenti tradizionali provenienti da tutto il mondo, 300 presìdi Slow Food, un' enoteca con oltre 1200 vini e con show di cucina di 50 chef di fama internazionale,  affolleranno gli spazi del Lingotto Fiere e dell'Oval. Tanti momenti saranno dedicati ai più piccoli con laboratori didattici per le scuole, prevedendo percorsi educativi sulla nascita e sulla provenienza del cibo, sulla biodiversità e sul riciclo dei rifiuti, oltre a laboratori per l’acquisto consapevole in cui viene insegnato ai ragazzi come orientarsi tra gli scaffali della grande distribuzione nella scelta dei prodotti. Attenzione sarà rivolta anche ai giovani che stanno entrando nel settore agroalimentare del mercato, al loro ruolo nel futuro dell'agricoltura. Passeggiando per la fiera, la prima area che si incontra è quella dedicata la vino, si può fare un giro tra rossi e bianchi d'Italia, scoprendo la storia dei vini e la loro provenienza. Nell’enoteca le etichette sono suddivise per macro-aree regionali, così da identificare subito il vino con il territorio. Nelle vicinanze dell'enoteca si passa nella piazza della Pizza con 23 laboratori d'autore dedicati alla pizza in collaborazione con Slow Food. Proseguendo si arriva all'Oval, dve sono presenti le istallazioni di Terra Madre, ma prima di questo c'è un luogo unico della fiera, lo street food, dedicato ai cibi di strada, dove s’incontrano persone di ogni genere e di tutte le provenienze, che gustano i prodotti commercializzati nelle strade di tutta Italia,  dalle focacce agli arancini.

La giornata inaugurale della nona edizione del Salone del Gusto si è aperta il 25 Ottobre con l'augurio di Josè Graziano da Silva, presidente della FAO, seguito dall'intervento di Dario Fò, premio Nobel della letteratura e da Roy Paci, che insieme a una band multietnica suona l’inno di Terra Madre. Si sono alternati tanti rappresentanti delle comunità del cibo mondiali, dai serbi, a Messico all'Uganda,che salgono sul palco per parlare della loro esperienza, di siccità, della biodiversità, energia, salvaguardia dei terreni. La giornata del 26 si apre all'insegna della spesa sostenibile, con dibattiti sul modo di comprare che sta distruggendo la società occidentale. 

Sabato 27 Ottobre, negli stand Slow Food, si parla di Campania, con un racconto audiovisivo per scoprire la bellezza dei paesaggi naturali Campani e su come difenderli. Alle 15 due importanti conferenze, una dal titolo "Fame di terra" e la seconda "antichi per l’alimentazione moderna: l’approccio biodinamico", un incontro più tecnico ma comunque interessante. Seguirà il racconto di alcune esperienze importanti di Slow Food, come quella di Siragusa che ha avviato un progetto di creazione di riserve naturali dove preservare i prodotti della terra. Prima del termine della serata ci sarà spazio per una degustazione di vino, proveniente dall'esperienza di Fausto Andi, viticoltore biodinamico oltre padano.

Domenica 28 si parte dal premio Slow Pack assegnato al produttore che è riuscito a ridurre al minimo l'imballaggio per il proprio prodotto, riuscendo così, a ridurre l'impatto sull'ambiente. Il Caffè letterario ospiterà un convegno sull'orticoltura., un movimento mondiale di contadini di città che coltivano pomodori sui tetti e fragole negli orti collettivi, di consumatori consapevoli che comprano a chilometro zero e costituiscono gruppi di acquisto solidale. Segue una vivace discussione sugli sprechi legati al cibo, con una riflessione sulla quantità di cibo che ogni giorno viene buttato e a coloro che muoiono nel mondo perchè il cibo non ce l'hanno. Conclude la giornata la Presentazione del Progetto Poliedro –  Indice di sostenibilità per i prodotti agroalimentari, presieduta da Terra Madre.

Anche durante l'ultima giornata di Lunedì 29 Ottobre saranno tanti gli appuntamenti e gli spunti di riflessione. La giornata inizia alle 15 nella Sala Azzurra del Lingotto con la conferenza: Il benessere animale una tutela anche per produttori e consumatori, con interventi dei rappresentanti del Fao ed importanti docenti universitari. In contemporanea nella sala Rossa si discuterà dei futuri possibili, e sulle conseguenze che l'impoverimento del mondo vivente, il riscaldamento climatico ed il degrado dei paesaggi, potranno portare al nostro pianeta, mettendone in evidenza i limiti. La manifestazione sarà conclusa da due appuntamenti di Slow Food: Cibo e ambiente e cibo e spreco. Ma la serata continua con cibo anche per le orecchie al Salone Off, che prevede una serie di appuntamenti con la biodiversità musicale in vari locali della città, artisti come Roy Paci e Tonino Carotone accanto a star dal nome esotico, si esibiranno con ingresso quasi sempre gratuito.

Terra Madre

Foto di Matt Feifarek

Costi e riduzioni

Il costo del biglietto d'ingresso al Salone del Gusto è di 20 euro, ed è valido per un solo giorno; esistono comunque vari tipi di riduzione per giovani, anziani, famiglie, gruppi e scuole.

Per i gruppi di 25 persone, per chi possiede convenzioni e per i giovani tra i 18 ed i 30 anni il costo del biglietto a persona sarà ridotto a 16 euro. La riduzione arriverà a 12 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e gli over 65. I soci SlowFood pagheranno 10 euro, mentre le scuole che accompagnano le classi in gita al Salone pagheranno sono 5 euro ad alunno. Inoltre il biglietto sarà gratuito per bambini fino ad 11 anni e diversamente abili. I biglietti possono essere anche acquistati in anticipo sul sito internet se si vogliono evitare le lunghe code all'entrata.

Come arrivare

Raggiungere Torino è molto semplice grazie ai tanti collegamenti di cui è dotato. Ovviamente tutto dipende dalla città da cui si proviene. Se si abita vicino Torino, si potrebbe utilizzare l'auto, anche se una volta giunti nell'area della fiera bisognerà fare i conti con il problema del parcheggio. Ma dato che si tratta di un'evento eco sostenibile, arrivare motorizzati potrebbe apparire fuori luogo. Quindi la scelta migliore è optare per il treno, per l’aereo e per i mezzi pubblici.

Se si arriva in treno o in aereo,sia dall'aeroporto che dalla stazione partono con molta frequenza delle navette che conducono al Lingotto in pochi minuti. Inoltre, mostrando il biglietto del treno alla cassa avrete uno sconto del 20% sul biglietto d’ingresso. Dalla stazione di Porta Nuova si raggiunge Lingotto Fiere in 20’ con le linee 1, 18 e 35 oppure con la metropolitana in 10’, da Porta Susa si può facilmente raggiungere Lingotto Fiere con la metropolitana in 20’ e dalla stazione Lingotto è possibile arrivare alla Fiera a piedi tramite la Passerella Olimpica. Se soggiornate a Torino durante l’evento potete anche scegliere di usare il bike sharing cittadino, se invece se arrivate in auto seguite le indicazioni dalla tangenziale. Il parcheggio è ampio e disponibile sia a raso che sotterraneo.

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