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La battaglia delle arance di Ivrea per la festa di Carnevale

La storica manifestazione medievale si svolgerà dal 13 al 16 febbraio. La festa avraà il suo culmine con la battaglia delle arance.
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carnevale di ivrea

Inaugurato fin dal 6 gennaio, lo storico carnevale di Ivrea vedrà il suo culmine nei giorni dal 13 al 16 febbraio. La manifestazione, riconosciuta internazionalmente, viene ritenuta come l’unica ad aver mantenuto costantemente i suoi legami con le radici medievali. A differenza del carnevale di Venezia, risorto nel 1979 dopo una lunga interruzione di due secoli, e quello di Viareggio, istituito nel 1873, quello della città piemontese mantiene ben salda la sua storia e le sue tradizioni.

Si ricomincia con la rievocazione dell’episodio leggendario della Mugnaia, la ragazza che venne trascinata dal barone che affamava la città nel suo Castellazzo deciso a reclamare il suo jus primae noctis. Questa riuscì a farlo ubriacare a addormentare e nel sonno gli tagliò la testa, dando così il via a una sollevazione popolare che abbatté la dimora del tiranno.

Lo spirito di ribellione è caratterizzato anche dal lancio dei fagioli. I feudatari che nel Medioevo impoverivano la loro gente regalavano loro una volta l’anno una pentola di fagioli. I popolani, che non potevano perdonare un anno di cattivo governo per un misero gesto di carità, li buttavano a terra con dispregio. Ma il clou della manifestazione risiede nella battaglia delle arance: una tre giorni di lotta a colpi di agrumi che vede squadre di lanciatori professionisti a piedi, rappresentanti il popolo, combattere contro le armate del feudatario, trainate su carri. La differenza sta che il popolo non indossa protezioni, ed è ovviamente molto più numeroso degli sgherri dei nobili che sono invece protetti da maschere e imbottiture. La competizione viene poi valutata da una commissione di giudici che premierà la squadra che si sarà distinta per coraggio e tecnica.

La battaglia si svolgerà nelle piazze della città. Tutti gli astanti che vorranno assistervi saranno protetti dalle reti piazzate sulle strade. Uniche avvertenze: parcheggiate la macchina fuori dalla città, sarà impossibile accedervi se non a piedi. E procuratevi una frigia, il berretto rosso che caratterizza questo coloratissimo carnevale e che va assolutamente indossato come simbolo di partecipazione.

Giuseppe D’Angelo

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