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Cani e padroni in vacanza: i problemi dei nostri amici a quattro zampe

Vacanze con il cane prima, durante e dopo: tutti i disagi che Fido può provare venendo in viaggio con noi. O se siamo costretti a lasciarlo a casa. I nostri consigli per evitarli.
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In vacanza con il cane

È il nostro migliore amico, e ha diritto a una vacanza anche lui ogni tanto. Ma questa per lui può rivelarsi più una sofferenza che un momento di relax. Chi ama Fido, e vuole portarlo in viaggio con sé, ha ben presente quali sono i principali problemi di una vacanza con i cani. Ma spesso, in maniera un po' egoistica, li vediamo solo come i nostri problemi, non come i suoi. Facciamo attenzione che il nostro cane non sporchi, non dia fastidio alla gente, non ci rovini i nostri momenti di relax… Ma ci preoccupiamo di quali sono davvero i suoi bisogni? Se gli vogliamo davvero bene, prenderemo delle precauzioni per fare sì che l'esperienza non sia fonte di stress, ma sia divertente anche per il nostro amico a quattro zampe. Ecco i nostri consigli per far sì che la vacanza del cane sia priva di disagi.

La vita di Fido prima delle vacanze con noi
In vacanza con il cane
La depressione post-vacanze di Fido
Quando il padrone è in vacanza: dove lasciare il cane

La vita di Fido prima delle vacanze con noi

Il nostro cane ha vissuto anni e anni con noi nella comodità del nostro appartamento, giocando nel giardino, andando a correre nel parco, mangiando a orari regolari… ma non è mai andato in vacanza con noi. Questo particolare è da tenere in debita considerazione prima di portare il vostro cane in vacanza per la prima volta. Grossi cambiamenti repentini sono infatti sempre una fonte di disagio per l'animale, abituato a ritmi e cadenze in ambienti familiari. Si è lontani da casa, in un contesto tutto nuovo, e soprattutto con abitudini diverse: già la presenza più costante del padrone è un importante elemento di novità.

Se vogliamo il nostro cane in vacanza con noi, e progettiamo che sia sempre così, dobbiamo abituarlo fin dall'inizio. È necessario che per Fido sia normale lasciare spesso l'ambiente domestico per lunghi periodi. La presenza del padrone lo rassicura, ma non dev'essere il fattore fondamentale perché, come vedremo, potrebbe causare degli ulteriori problemi. Quello che conta è che il cane sia capace di viaggiare fin da cucciolo, in modo che il viaggio rientri nei suoi ritmi di vita quotidiana esattamente come può esserlo una passeggiata o il pasto (con le dovute differenze naturalmente).

Cane in auto

Foto di Ryan M.

A tal proposito è importante che il cane si abitui anche al mezzo di trasporto. L'auto sarà probabilmente il veicolo con cui vi sposterete maggiormente se si tratta di viaggi brevi e poco lontani da casa. Il nostro amico peloso deve imparare a non avere paura dell'auto: sembra strano, ma è una delle fobie più comuni tra i cani. Le prime volte che porteremo Fido in auto dovremo fare in modo che ci salga spontaneamente. Se vediamo che ha qualche difficoltà a salire, o addirittura paura, non possiamo costringerlo: il nostro consiglio è motivarlo lasciando sull'auto un pezzo di cibo o il suo gioco preferito. Facciamo in modo che i primi viaggi con il nostro cane in auto siano verso un luogo piacevole: la spiaggia, la campagna, il lago o qualsiasi posto dove lui possa divertirsi e giocare all'aria aperta.

Tutti questi accorgimenti servono sì che il cane associ il viaggio in auto a un bel ricordo, in modo che si abitui contemporaneamente sia al veicolo che allo spostamento. Anche in questo caso però è molto importante prestare attenzione ai dovuti accorgimenti. Il nostro cane non deve mai salire in macchina a stomaco pieno, perché il movimento potrebbe causargli il mal d'auto e farlo persino vomitare. Meglio che l'ultimo pasto risalga a molte ore prima. Il viaggio in se deve essere poi intervallato da frequenti soste, che permettano al cane di scendere e svagarsi, ma soprattutto di liberarsi facendo i suoi bisogni.

Il discorso diventa più complesso quando si tratta di viaggiare col cane in treno, in aereo o in nave. Il cane sarà costretto a viaggi di lunga durata in spazi molto ristretti. Per i cani di piccole taglie c'è una soluzione molto comoda: il kennel, ovvero il trasportino. Se abbiamo abituato il nostro amico a quattro zampe a viaggiare all'interno della gabbietta non avrà molti problemi a sistemarsi all'interno di essa, e a trattenere i propri bisogni per lungo tempo. Per agevolargli il viaggio lo lasciamo in compagnia di un oggetto a lui familiare, come il classico osso di gomma o qualsiasi cosa con cui usa intrattenersi a casa.

Cane in hotel

Foto di Ted Eytan

Purtroppo non sempre i cani possono viaggiare con noi. È molto difficile portare razze di grossa taglia a bordo di un treno, mentre ci sono addirittura compagnie aeree che non accettano cani a bordo. Per non parlare delle strutture alberghiere che rifiutano l'ingresso agli animali. Siamo quindi costretti a lasciare il cane a casa, con un dog sitter o ancora meglio una pensione per cani. In questo caso per i nostri amici entrano in gioco delle altre problematiche, che vedremo più avanti. Ora concentriamoci su cosa succede quando andiamo in vacanza con il nostro cane, e come fare in modo che l'esperienza per lui sia meno traumatica possibile.

In vacanza con il cane

Siamo riusciti a trovare un hotel dove i cani sono ammessi, e il nostro fedele amico può venire in vacanza con noi. Come abbiamo visto, se abbiamo abituato Fido al viaggio e ai cambiamenti, non dovremmo incorrere in molti inconvenienti. Ciò non vuol dire che non dobbiamo avere i dovuti accorgimenti nei suoi confronti. Che sia la prima o la ventesima volta, per un cane passare dal familiare ambiente domestico a un contesto tutto nuovo può essere traumatico, soprattutto se parliamo di lunghi periodi. Tocca a noi fare in modo che il cane non subisca questo cambiamento come una sofferenza.

Possiamo cominciare già da prima della partenza scegliendo bene cosa portare in vacanza per il nostro cane. In valigia metteremo naturalmente tutti quegli oggetti che utilizza regolarmente a casa: sistemandoli nel nuovo ambiente contribuiremo a ricreare un'atmosfera più familiare. Il bagaglio del cane in vacanza non deve essere certo abbondante come il nostro, ma contenere pochi importanti oggetti che conosceremo bene. Se ad esempio al nostro cucciolo piace utilizzare un determinato cuscino come cuccetta, portandolo con noi gli faremo un enorme favore. Qui rientra anche in gioco il kennel, che può fungere da cuccia all'interno della camera d'albergo. Non dimentichiamo i classici giochini con cui gli piace divertirsi, e che già ci sono serviti in altri contesti. Anche la scodella è fondamentale, così come lo è il cibo che mangia: la dieta di Fido non deve assolutamente cambiare quando siamo in vacanza.

Cane in spiaggia

Foto di Ian Griffiths

Qui entra in gioco un altro discorso: i ritmi e le abitudini del cane. Siamo in vacanza, quindi i nostri tempi e le nostre attività saranno totalmente stravolte. Ma se abbiamo deciso di portare Fido con noi, non possiamo comportarci da egoisti: per un paio di settimane le nostre abitudini possono cambiare, ma non le sue. Gli orari dei pasti, della passeggiata per la pipì e di tutte le attività quotidiane del nostro cane non devono cambiare. Questo genererebbe in lui soltanto confusione, soprattutto nel momento del ritorno a casa, quando verrà ripristinato il normale ritmo quotidiano. Un problema che si può manifestare addirittura in maniera emotiva, come vedremo.

Anche familiarizzare con l'ambiente è importante. Non bastano pochi oggetti sparsi per la stanza a far sentire Fido a casa: il cane deve scoprire ed esplorare il nuovo territorio. Nel modo in cui gli è più congeniale, cioè la classica passeggiata con pipì a destra e a sinistra per marcare il terreno. Come a casa, questa deve avvenire in maniera regolata dal padrone: il cane non può lasciare feci e urine dappertutto. Provvederemo quindi noi a trattenerlo dal fare i suoi bisogni dove non può per insegnargli quali sono i limiti del suo territorio, che ovviamente saranno nell'area dell'albergo e della nostra camera. Se abbiamo portato il nostro cane in vacanza al mare, e abbiamo accesso a una spiaggia per cani, potrà avere allora più libertà, considerando sempre le dovute restrizioni dello stabilimento balneare.

Cane e padrone giocano in spiaggia

Foto di Mindaugas Danys

Un altro aspetto di cui dobbiamo preoccuparci è l'atteggiamento del nostro cane rispetto alla nostra presenza. Inevitabilmente ci troveremo a passare più tempo con lui del solito, e la cosa gli farà molto piacere. Ma potrebbe aumentare il dolore della separazione quando ce ne andremo e lo lasceremo da solo nell'appartamento o nella camera dell'hotel. Il consiglio che vi diamo è di comportarvi esattamente come foste a casa, uscendo dalla stanza senza troppi convenevoli, evitando coccole e carezze che non fanno altro che aumentare l'ansia del distacco dopo. Se utilizziamo lo stesso atteggiamento di sempre il nostro cane non dovrebbe avere problemi. E se dovesse cominciare a piangere o ululare non dobbiamo assolutamente tornare indietro, né per confortarlo né per sgridarlo: il cane penserà che basterà questo per richiamare la nostra attenzione e continuerà a farlo ogni volta che ce ne andiamo. In questo caso la sofferenza di Fido diventerebbe anche quella dei vicini costretti ad ascoltarlo (e un problema per noi). Sembra crudele a dirsi, ma ignorandolo gli insegneremo ad abituarsi alla nostra assenza.

La depressione post-vacanze di Fido

Può darsi che durante tutta la vacanza il vostro cane non abbia avuto disagi di nessun tipo, ma ecco che si manifesta un problema post-vacanziero: la sindrome da rientro. Il vostro cane vi sembra apatico, triste, poco energico… in altre parole, depresso. Ebbene sì, anche gli animali domestici possono soffrire del "male oscuro", come è scientificamente provato. Nel caso del cane le motivazioni possono essere numerose, e spesso sono riconducibili a un cambiamento repentino dell'ambiente o dello stile di vita. Insomma, lo stesso problema che avreste potuto riscontrare all'inizio delle vostre vacanze si manifesta al rientro a casa.

Cane depresso

Foto di Ian Munroe

Ci sono diversi modi per far ritornare il sorriso a Fido. Prima però è opportuno imparare a riconoscere i sintomi del cane depresso. In molti casi sono simili a quelli dell'essere umano: mancanza di appetito e di energia, perdita di curiosità per il gioco o attività nuove, una sonnolenza persistente e una spossatezza costante. Il cane triste si nota subito quando passa ore e ore davanti alla porta di casa, dorme tutto il giorno, non scatta più a rumori improvvisi o viene stimolato da odori sconosciuti. Ed è difficile fargli compiere anche le più normali attività quotidiane come il classico giretto per la pipì: figuriamoci portarlo a spasso o farlo giocare all'aperto.

Altre caratteristiche di questa depressione sono invece tipiche dell'animale. Come l'ansia e il turbamento che si manifestano con un atteggiamento aggressivo: il cane ringhia, tiene la coda tra le gambe e le orecchie basse. Si lecca continuamente le labbra, o le zampe fino addirittura a farle sanguinare: questa attività serve al cane a rilasciare le endorfine che gli placano il dolore causato dal suo malessere interno. Ma non è ovviamente salutare da un punto di vista fisico.

Quali sono le cause della depressione del cane dopo le vacanze? È presto detto. Durante il soggiorno fuori casa il cane ha passato costantemente il tempo con il suo padrone, una situazione che generalmente non si verifica ma che per lui rappresenta il massimo della felicità. Tornati a casa e ripresi i normali ritmi di vita, tutto questo svanisce. Il cane, che si era ormai abituato a una situazione di svago e divertimento continuo, si ritrova catapultato nella realtà abitudinaria di tutti i giorni. Un po' come noi, che facciamo fatica a digerire la fine delle vacanze e il rientro alla routine quotidiana. Ma noi esseri umani abbiamo il modo di passare il tempo, tra il lavoro e intrattenimenti vari. Il cane, senza il padrone, non può fare altro che dormire. E naturalmente, la speranza che il padrone ritorni a casa prima del previsto (come avveniva in vacanza) lo porta ad attendere ore davanti alla porta. E un atteggiamento del genere, a lungo andare, porta alla perdita di interesse per altre attività e persino all'inappetenza.

Cane triste

Foto di hanna k

Quali sono i rimedi per curare la depressione del cane? Innanzitutto prevenirla: sapendo che il distacco dal padrone potrebbe essere doloroso per il nostro cane dovremmo abituarlo gradualmente. Il consiglio che vi diamo è di tornare a casa qualche giorno prima, per avere la possibilità di passare del tempo con lui nell'ambiente che gli è più familiare. Ma allo stesso tempo ridurre mano a mano le ore che stiamo insieme a lui, in modo che la situazione si normalizzi com'era prima della partenza. Una possibile alternativa sarebbe lasciargli un indumento col nostro odore per dargli qualcosa con cui consolarsi.

Quello che assolutamente non bisogna fare quando il cane è depresso è trattarlo diversamente dal solito, riempiendolo con troppe coccole o dandogli cibo. Tutto ciò non fa altro che rinforzare la situazione, perché il cane vede le maggiori attenzioni come un premio per il suo atteggiamento negativo. È invece molto importante che Fido riprenda le sue normali attività quotidiane, e che sia stimolato all'esercizio. Il sonno prolungato può minare il suo benessere psico-fisico. I cani sono animali domestici ma richiedono molto tempo all'aria aperta. Si deve quindi riportarlo a fare le sue passeggiate per farlo giocare, e coinvolgerlo nelle stesse attività che lo rendevano felice: che fosse un riporto, un giro in macchina o la semplice corsa. Tutto questo movimento fa rilasciare all'animale le endorfine che gli danno piacere. Vedrete che non ci vorrà molto perché il suo umore ritorni alla normalità. Dopo tutto i nostri amici a quattro zampe non sono così diversi da noi.

Quando il padrone è in vacanza: dove lasciare il cane

Non sempre possiamo portate il cane in vacanza con noi. In questo caso dobbiamo decidere dove lasciare il cane per le vacanze. Ci sono due soluzioni. La prima è quella di affidarlo a un dog sitter, che se ne occupi per il periodo della nostra assenza. In questo caso il problema principale per il nostro cane sarebbe quello di abituarsi a una presenza estranea, e potrebbe vivere la situazione con disagio. Meglio quindi che a prendersene cura sia una persona a lui familiare, che sia un nostro amico o un parente.

Cani che giocano

Foto di Eddy Van 3000

L'altra opzione per avere qualcuno che si occupi del nostro cane durante le vacanze sono le pensioni per cani. Qui il problema principale risulta essere un vasto ambiente del tutto estraneo al nostro amico animale, con la presenza non solo di parecchi esseri umani a lui non conosciuti, ma anche di altri cani. Se il nostro cane è socievole, non dovrebbe essere un grosso problema per lui: e questo come padroni dovremmo saperlo avendo già osservato in altre occasioni in modo in cui lui interagisce con altri esseri viventi. Ciò nondimeno, dobbiamo assicurarci che il posto dove lo portiamo sia adatto a lui.

Le pensioni per cani devono avere a disposizione per ogni animale un box spazioso che funga da cuccia, e uno spazio aperto e recintato dove il nostro cane venga fatto uscire regolarmente con altri animali. Anche in questo caso la dieta di Fido non deve variare assolutamente: ci si deve assicurare che i suoi pasti vengano consumati esattamente come a casa, con la stessa frequenza e lo stesso cibo. La presenza di un veterinario è fondamentale, e se la pensione si trova nella zona dove abitiamo, possiamo richiedere che sia il nostro veterinario di fiducia, opportunamente informato, ad effettuare le visite.

Se per il vostro cane è la prima volta in pensione, bisogna sapere come affrontare il distacco. Innanzitutto non possiamo semplicemente portarlo lì e lasciarlo per partire per le nostre vacanze: Fido deve potersi abituare al luogo. Ecco perché è meglio portarlo prima qualche volta lasciandolo solo per un pomeriggio. In questo modo cominceremo a vedere se il nostro cane si adatta al posto. Una volta assicuratici che la pensione faccia per lui, lo lasceremo per varie giornate per periodi sempre più lunghi, magari anche due giorni di seguito, prima di tornare a riprendercelo. Non sottolineeremo il momento della separazione con saluti e carezze, né gli faremo le feste quando torneremo a riprenderlo. Tutto deve avvenire con la massima tranquillità, in modo che il nostro cane percepisca quella separazione come normale, e non diversa da tutte le altre volte in cui ce ne andiamo di casa. In questo modo potrà superare il lungo periodo della nostra assenza senza problemi.

In spiaggia col cane

Foto di Jonny Green

Al nostro ritorno dalle vacanze, riprenderemo di nuovo il cane senza troppe cerimonie: ci tornerà utile per quando dovremmo lasciarlo di nuovo in pensione per il futuro. Tornati a casa, però, potrebbe capitare di individuare gli stessi segnali della depressione che il nostro cane mostra quando viene in vacanza con noi. In questo caso è possibile che gli manchi l'ambiente al quale si era abituato, dove aveva socializzato e giocato con altri cani. Ve ne accorgerete soprattutto se a casa sembra triste e apatico, ma quando lo portate fuori ritrova tutta la sua euforia e energia. Niente paura: in questo caso la situazione si normalizza nel giro di pochi giorni, soprattutto se lo porterete a incontrare altri cani. Oppure potrebbe essere per voi uno stimolo per prendervi un secondo cane in casa. Se amate Fido lo vorrete vedere sempre felice, e non solo quando è in vacanza con voi. Cosa ne dite?

[In apertura: foto di Ricymar Photography]

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