Sciare nel mondo, verso mete alternative
Sciare in Italia vi ha stancato? I mega comprensori sciistici sulle alpi svizzere non vi soddisfano più? Volete qualcosa di nuovo? Sembra l'incipit di uno spot pubblicitario, ma è qualcosa di più. Molti atleti della neve (o per lo meno, quelli che possono permetterselo) valicano i confini italiani e anche europei per trovare nuovi stimoli e emozioni in tutto il mondo. È cosa buona e giusta: le Alpi sono dotate di stazioni sciistiche modernissime e all'avanguardia, ma non sono conosciute per essere tra le catene montuose più alte del pianeta. A volte lo sportivo cerca qualcosa di più estremo, o semplicemente vuole unire la sua passione per gli sci a quella per i viaggi. Ecco perché molti vanno a sciare in Canada, o volano verso le gelide terre del nord: Scandinavia, Islanda, addirittura la Groenlandia, posti che garantiscono metri e metri di manto bianco per molti mesi all'anno. Altri si dirigono in località che i profani possono considerare poco adatte agli sport invernali, come l'Argentina e il Cile.
Patagonia, Argentina. Foto di Andre Charland
Il Sud America è per lo più associato alle spiagge tropicali, ma ci si dimentica che la Cordigliera delle Ande è padrona di vette oltre i seimila metri. L'Aconcagua, una delle montagne più alte del mondo, non è solo meta di scalatori, ma anche di sciatori appassionati. Ski Arpa è un resort 110 km a nord di Santiago del Cile, ma non presenta sciovie come impianti di risalita, bensì due gatti delle nevi: si sale a 3.700 metri per poi lanciarsi su 4.000 metri di piste non battute. Scendendo in Terra del Fuoco nei luoghi più a sud del mondo troviamo siti interessanti: il Glacial Martial presso Ushuaia, e il Cerro Mirador nelle vicinanze di Punta Arenas. La bellezza di entrambi è che dalle loro discese si gode un immenso panorama sull'oceano. Altre piccole stazioni popolano le cime andine: ma chi pratica sci non si meraviglierà a sentir parlare del suo sport preferito praticato su quelle montagne. In realtà vogliamo andare oltre, e proporvi mete che non vi aspettereste.
Oukaïmeden, Marocco. Foto di Jørn Eriksson
L'Africa non è sicuramente il luogo dove pensereste mai di poter sciare. Ma, ebbene sì, ce n'è anche da queste parti. E non bisogna andare neanche tanto lontano. In Marocco, sui monti dell'Atlante, trovate la località sciistica di Oukaïmeden. Un hotel di media categoria, due skilift e una seggiovia vi porteranno su delle piste che sono tutto un programma: poco curate e molto rocciose, cosicché c'è il rischio che qualche spuntone possa affiorare da sotto la neve. In pratica è come sciare in una vecchia stazione italiana degli anni '70 non ammodernata, ma molti amano l'ambiente genuino che traspare da questi luoghi. Tutto il contrario dell'Afriski Leisure Kingdom, nel Lesotho, dove degli impianti moderni e attrezzati sono la destinazione principale dei sudafricani che scelgono gli oltre 3.000 metri sulle montagne Maluti.
Monte Uludağ, Turchia. Foto di Elif Ayse
In Asia va molto forte in Cina la località di Yabuli. Ma non dovremmo meravigliarci in un continente che ospita la catena montuosa con le 14 vette più alte del mondo, ovvero l'Himalaya. Dovremmo invece restare in Medio Oriente, e andate in Turchia: il monte Uludağ è una meta molto ambita per gli sport invernali, e fa anche parte di un parco nazionale ricco di flora e fauna. La città di riferimento per muoversi verso le sue stazioni è Bursa. In Libano la stagione sciistica è molto lunga, e le sue stazioni non sono molto lontane dalle coste del Mediterraneo. Il Faraya Mzaar è appena un'ora da Beirut: il Mzaar Ski Resort ha 80 km di piste frequentate da sciatori da tutto il mondo. Più a nord, sul Jebel Makmel, vi è il popolare complesso sciistico de I Cedri, chiamato cosi per il bosco di alberi attiguo. Anche in Iran si può sciare più a lungo che in Europa: da dicembre a maggio. Popolare è il comprensorio di Dizin sulle montagne di Alborz, nei pressi di Teheran, le cui piste arrivano fino a 3.300 metri. Ma l'Iran abbonda di complessi sciistici, 13 in tutto. I maggiori sono nei pressi della capitale: Shemshak è la seconda stazione più grande, seguita da Tochal, Abali, e Darband Sar. Tutte dotate di moderni impianti di risalita e resort.
Chuy, Kirghizistan. Foto di Thomas Depenbusch
Sciare a Dubai… sì, avete capito bene Dubai. Nella città delle meraviglie c'è una pista da sci indoor nel centro commerciale Mall of the Emirates. È lo Ski Dubai, un'area di 22.500 mq di piste con tanto di sciovie. Ma torniamo alla realtà e spostiamoci più verso oriente. In Kirghizistan si scia all'Oruu-Sai Ski Resort di Chuy, nel Parco Nazionale di Ala Archa. In Corea del Sud si trovano numerosi impianti nei pressi di Seul: tra i comprensori più grandi e frequentati ci sono quelli di Yongpyong e Mujiu. Ma, di nuovo, non ci sorprendiamo più di tanto in un paese prevalentemente montuoso.
Perisher Blue, Australia. Foto di Dave Keeshan
L'Australia è invece una meta che mai potremmo aspettarci possa offrire mete agli sciatori. Eppure ci sono. Nel Nuovo Galles del Sud, lo stato di Sydney, corre la catena delle Alpi Australiane: tra queste i Monti Nevosi sono le cime più alte di tutto il paese, adatte ad ospitare resort invernali. Tra questi vi è il comprensorio di Thredbo, e quello di Perisher Blue, la stazione sciistica più grande di tutto l'emisfero australe. E lì la stagione invernale va da giugno ad agosto. E in Europa? Abbiamo già parlato di Maribor, in Slovenia. Sui Balcani si può sciare anche in Bosnia, presso Jahorina (con impianti un po' vecchi, a dire la verità), e in Montenegro nelle località di Kolašin e Žabljak. In Armenia i turisti russi amano molto la città di Tsaghkadzor, sui monti Teghenis, anche per i suoi stabilimenti termali. Insospettabile meta sciistica è invece il Portogallo: sulla catena montuosa Serra da Estrela si trova l'unica stazione di tutto il paese, presso Loriga, ed è il Vodafone Ski Resort, piccolo comprensorio con 8 km di piste adatto a principianti e intermedi. Non vi basta? Oltre che destinazioni alternative cercate lo sci più estremo? Be', allora è arrivato il momento di un viaggio in Antartide, dove sciare a -40°C sul massiccio Vinson, la sua vetta più alta. Niente impianti di risalita, però: dovrete cavarvela da soli.