Località di montagna in Sicilia: sci, baite e trekking nell’isola mediterranea
Quando si parla di Sicilia si pensa sempre al mare, ma non bisogna dimenticare che è in quest'isola che sorge il rilievo più alto dell'Italia peninsulare e insulare: l'Etna (3.350 metri di altezza). Insomma, in Sicilia si scia pure: esistono comprensori sciistici particolarmente attivi durante il periodo invernale, sebbene la montagna sia qui soprattutto un luogo in cui rifugiarsi per scappare dal caldo di agosto o degli altri mesi estivi. Possiamo individuare sei catene montuose in Sicilia: Monti Peloritani, Monti Nebrodi e Madonie che prolungano idealmente l'arco appenninico fino all'isola mediterranea. In questo primo gruppo possiamo far rientrare anche il vulcano Etna. A sud riconosciamo Monti Iblei, Erei e Sicani. Diverse aree montuose sono sottoposte al controllo e alla vigilanza della Regione Sicilia. Riconosciamo 5 grandi parchi regionali che in parte corrispondono alle catene montuose suelencate: (1) Parco dei Monti Sicani, (2) delle Madonie, (3) dei Nebrodi, (4) dell'Etna e, alle basi di quest'ultimo, (5) dell'Alcantara.
Sciare sull'Etna | Madonie | Peloritani | Nebrodi | Sicani | Erei | Iblei | Erice
Sciare sull'Etna in inverno e in estate
Linguaglossa. Nel Parco dell'Etna, in provincia di Catania sorge questo paese dal passato incerto, i cui elementi di interesse culturale sono rappresentati soprattutto dalle chiese. Il centro si trova a 550 metri di altezza, ma chi arriva qui ha in mente altitudini ben superiori. È da questo paese che si accede al comprensorio sciistico di Etna Nord.
Nicolosi. A quasi 700 metri di altitudine troviamo un altro comune catanese che apre alle piste da sci di Etna Sud. Nicolosi è una cittadina che nei secoli si è dovuta periodicamente confrontare con il magma e le polveri liberate dal vulcano. La popolazione che abita la zona ha sempre avuto l'agio di abbandonare l'area prima che i lenti fiumi di fuoco arrivassero in città. Eventualità questa, comunque abbastanza rara, ma i 131 giorni di eruzione del 1983 causarono danni ingenti alle strutture turistiche. Oggi la città offre tutto al turista armato di sci: ristoranti, comprensori sciistici, agriturismi, baite e hotel di lusso.
Parco Monte Serra. Qui si scia anche d'estate e di certo non perché la neve resista alle calde temperature agostane. Siamo a soli 410 metri di altezza, nella cittadina Viagrande, in provincia di Catania. Qui sorge il Parco Monte Serra famoso per la casa delle farfalle e uno ski stadium realizzato in materiale plastico e usato per l'allenamento e l'avviamento allo sci (oltre che per divertirsi con lo slittino).
Il Parco delle Madonie
Piano Battaglia. Anche qui si scia.Piano Battaglia si trova del resto sulle pendice della seconda vetta più alta della Sicilia dopo l'Etna: Pizzo Carbonara alto 1.979 metri. Si tratta in realtà di una frazione, posta a 1.572 metri, di Petralia Sottana (in provincia di Palermo), un paese che è stato insignito della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, a testimonianza dell'interesse turistico-ambientale del luogo. Dato l'interesse sportivo e culturale del posto, particolarmente apprezzata dai turisti è l'affitto dello chalet nei pressi di Piano Battaglia.
Gangi. È nell'anello più esterno della città metropolitana di Palermo e appena fuori dal Parco delle Madonie c'è Gangi, "Borgo dei borghi 2014" e cittadina rientrante dei "Borghi più belli d'Italia". Siamo a poco più di 1.000 metri di altezza e qui le stradine strette portano la gente dalle case alle chiese e da queste alle strutture miltiari (due torri, il Castello di Regiovanni e una masseria fortificata).
Paesaggi dei Monti Peloritani
Santuario della Madonna di Dinnammare. Sui Monti Peloritani quello che interessa di più non sono le località, ma i percorsi. La particolarità paesaggistica di questa zona montuosa è rappresentata dal fatto di distendersi tra due mari. Dal Santuario della Madonna di Dinnammare, a Messina, possiamo osservare Tirrenio, Eolie e Ionio da un'altezza di 1.130 metri.
Riserva Naturale Orientata Fiumedinisi e Monte Scuderi. Più a sud, a valle e sui fianchi del Monte Scuderi, troviamo una riserva naturale che custodisce una ricca flora caratteristica dei Peloritani. Il parco è attraversato inoltre da “fiumare”, valli particolarmente profonde in cui scorrono le acque tumultuose (specie in inverno) dei torrenti.
Parco Nebrodi
Cesarò. È un piccolo comune in provincia di Messina che sorge a 1.200 metri di altezza circa sui fianchi del monte più alto del Parco dei Nebrodi, Monte Soro (1.817 metri). Probabilmente Cesarò deve essere stata inizialmente soltanto una fortificazione araba, per poi svilupparsi in comune feudale. Non ospita luoghi di particolare interesse storico, ma si tratta di una cittadina che offre un bel paesaggio e il facile accesso ai laghi Biviere e Maullazzo.
Montalbano Elicona. Siamo in provincia di Messina e questo piccolo comune, posto poco sotto i 1.000 metri di altezza, rientra nel circuito dell'associazione "Borghi più belli d'Italia". Nel 2015 viene nominato Borgo dei Borghi 2015. Alle spalle del paese si staglia imponente il Castello voluto da Federico II d'Aragona.
Floresta. Comune molto piccolo del Messinese, che conta poco più di 500 abitanti e che confina con Montalbano Elicona. Da ricordare perché, con i suoi 1.275 di altitudine, è il comune più "alto" della Sicilia.
Monti Sicani: trekking, escursioni e cinema
Ficuzza e Rocca Busambra. Ficuzza è una frazione di Corleone, in provincia di Palermo, posta a poco meno di 700 metri dal livello del mare. Nasce in epoca moderna, poiché fu designata da Ferdinando III di Sicilia (I di Borbone e IV di Napoli) quale residenza estiva di caccia. Così nasce anche la Real Casina di Caccia, che si colloca nella riserva naturale di Ficuzza e che alle spalle ha l'imponente mole della Rocca Busambra. Si tratta del monte più alto dei Sicani, che in effetti si arresta a "soli" 1.613 metri di altezza ma che si eleva in un'unica parete rocciosa. La conformazione della Rocca la rende meta ideale per escursioni e trekking.
Palazzo Adriano è stato riconosciuto dalla Regione Sicilia come "paese a vocazione turistica". Nel 1988 è stato il set del film di Giuseppe Tornatore "Nuove cinema Paradiso". Siti archeologici testimoniano la presenza dei bizantini. Vi sorgono i ruderi del castello borbonico del XVIII secolo che custodiva un torrione di epoca federiciana del 1230 circa.
Santo Stefano Quisquina. Ad oltre 700 metri di altitudine, questa cittadina in provincia di Agrigento è interamente circondata dai Monti Sicani. Ospita strutture molto suggestive – un castello, un eremo ed una chiesetta sulla cima di una montagna – ma quello che la rende particolare è la ricca presenza di acque (vi scorrono i fiumi Magazzolo e Platani) che ha destato anche l'attenzione della multinazionale Nestlé che si aggiudicò l'estrazione della "Vera Santa Rosalia" (Acqua Vera).
Il record dei Monti Erei
Enna. Data la loro conformazione, i Monti Erei non sono ideali per lo sviluppo delle città. I rilievi accidentati hanno abbassato la densità abitativa e permesso l'estensione di riserve naturali attorno ai tanti laghi della zona. Ciononostante è proprio su questi rilievi che sorge la più grande città – 28.000 abitanti circa – sopra i 900 metri di altitudine: Enna. La città è stata abitata da sicani, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi, che di volta in volta hanno beneficiato della sua posizione elevata a fini militari difensivi. Enna, tuttavia, ha raccolto nel tempo tanti tesori testimonianza di una storia antica, dalla Rocca di Cerere alla porta di Janniscuru di epoca arabo-normanna, passando per le strutture militari di Federico II e quelle religiose. Sugli stessi Monti Erei, e sempre in provincia di Enna, vanno annoverate le città d'arte Piazza Armerina e Nicosia.
Monti Iblei: escursioni e "borghi d'Italia"
I Monti Iblei non sono certo famosi per le alte vette, dato che la maggiore si ferma ai 987 metri del Monte Lauro. Ciò che rende veramente interessante questa catena montuosa è la qualità dei suoi borghi e la morfologia del territorio. Su queste alture sorgono Patrimoni Unesco, borghi nel circuito dei "più belli d'Italia" e percorsi ideali per gli amanti del trekking.
Palazzolo Acreide (Siracusa). È un altro dei paesi annoverati tra i Borghi più belli d'Italia, che può vantare nella sua urbanistica elementi del suo passato greco-romano (in particolare il decumano, testimonianze di palazzi adiacenti l'agorà e un teatro greco) e le chiese di San Paolo e San Sebastiano, inserite tra i Patrimoni dell'Umanità Unesco.
Monterosso Almo. A 701 metri di altitudine, a pochi chilometri da Monte Lauro, si trova un altro tra i Borghi più belli d'Italia. Tra gli edifici più interessanti di questa cittadina in provincia di Ragusa, bisogna annoverare la Basilica di San Giovanni Battista, la Chiesa matrice di Santa Maria Assunta e il Palazzo Cocuzza.
Ferla. Scendiamo a 556 metri, ma siamo sempre in uno dei Borghi più belli dìItalia (e ancora in provincia di Siracusa). Gli edifici di maggior interesse sono probabilmente due chiese, la chiesa di San Sebastiano e quella di Sant'Antonio Abate. Tra le manifestazioni più importanti si ricorda l'esposizione dei presepi artigianali nel periodo natalizio. Come evidenziano le tre località scelte per rappresentare i Monti Iblei, questa catena montuosa non è molto elevata, ma è generosa nell'offrire al turista percorsi ed escursioni a carattere naturalistico e la visita di borghi caratteristici che raccontano un passato ricco di storia e arte.
Monte Erice
Erice. Fuori dal novero delle catene montuose siciliane bisogna ricordare il Monte Erice. Si tratta di un rilievo di appena 720 metri circa, la cui collocazione, tuttavia, rende grande la montagna per meraviglia. L'altura, che si eleva nella parte sud come una parete verticale, muore nel mare e sulla sommità ospita l'omonima città di Erice, in provincia di Trapani. Il nome deriva da Erix, figlio di Afrodite e dichiara così la storia antica della città. Sulla sommità sorgeva il santuario di Afrodite Ericina. Per Tucidide fu fondata da esuli troiani, mentre Virgilio la pone ben due volte sul cammino di Enea. Tra i luoghi di maggiore interesse ricordiamo le Mura ciclopiche del periodo elimo-fenicio-punico, il Castello normanno di Venere costruito sui resti del tempio romano di Venere Ericina, il Castello e le torri del Balio (medievali) e il Giardino del Balio.