Vacanze di fuoco esplorando il Mediterraneo

Le brucianti passioni giovanili e l’ardore dei vulcani: due bollenti spiriti che si incrociano in alcune delle più belle località turistiche del Mediterraneo. Tra un party e un cocktail sulla spiaggia, alziamo lo sguardo per ammirare questi colossi sul mare.
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Esistono da ere geologiche, e per loro noi siamo solo un momento di passaggio nella storia. Loro, invece, l'hanno segnata la storia. I vulcani hanno cancellato civiltà, modellato paesaggi e reso fertili e floridi terreni per un'umanità che ancora nemmeno si affacciava sulla terra. Da sempre temuti, ma mai abbastanza da evitare che l'uomo posasse le fondamenta delle sue case alle loro falde. Con il risultato che oggi attorno ai coni vulcanici si sono sviluppati interi tessuti urbani. E tra questi, nel nostro Mediterraneo, ci sono alcune popolari località turistiche dove impazzano le notti estive dei giovani. Forse perché per noi sono lì da sempre, che non ci facciamo più caso. Ma anche in mezzo al folle caos di un party in spiaggia, ogni tanto possiamo alzare lo sguardo verso questi colossi, e ammirarne l'imponenza e bellezza con cui delineano un panorama costiero. Tale spettacolo, se colto anche per un attimo nel giusto momento di estasi, potrebbe trasformare una semplice sera d'estate nel momento più bello delle vostre vacanze al mare.

Napoli e lo sterminator Vesevo
La Sicilia e le isole vulcaniche
La caldera di Santorini

Napoli e lo sterminator Vesevo

Senza dubbio il panorama costiero più famoso di tutto il Mediterraneo è quello del golfo di Napoli. Da secoli l'immagine del Vesuvio che si staglia dietro la grande città partenopea fa sognare i viaggiatori. E il Vesuvio è il primo vulcano che ha scritto il suo nome nella storia, quando quel fatidico giorno d'agosto del 79 d.C. ha scatenato la sua furia esplosiva seppellendo per sempre gli abitanti di ben quattro città romane. Oggi gli scavi di Pompei sono uno dei siti più visitati d'Italia, e in minor misura fanno loro compagnia quelli di Ercolano, Stabia e Oplontis. Ma lo "sterminator Vesevo", come lo definì Giacomo Leopardi, non ha mancato di far sentire la sua presenza anche nei secoli successivi, anche se non si è mai più verificata un'eruzione di quella portata. Per fortuna.

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Foto di Achim Herzog

Oggi il Vesuvio è in stato quiescente da settant'anni. E nonostante ciò la sua presenza incute timore al solo pensiero del giorno in cui si sveglierà di nuovo. Molti lo temono e fuggono dalla sua vista. Napoli però non ha smesso di vivere, ma ha anzi prolificato ed è cresciuta nel corso dei secoli. E la città ha portato nel suo cuore il calore vivo del vulcano, condividendolo con il mondo. Un calore che si sente ancora di più di notte, quando tutta la provincia diventa frenetica e balla all'ombra di questo colosso. Tra discoteche, locali all'aperto, ristoranti sul mare dove si celebrano fastose cerimonie c'è sempre una scusa buona per fare festa e divertirsi. Senza timore di disturbare il sonno del gigante.

In particolare modo con la bella stagione, la provincia napoletana si scatena. Senza dimenticare che da queste parti la bella stagione comincia ad aprile e finisce a novembre, e che anche al di fuori di questi mesi si vive la notte all'aperto. L'intero litorale del napoletano è costellato da locali notturni aperti tutto l'anno. E basta che le temperature si alzino quel tanto che occorre per fuggire dalla cappa di una pista da ballo al chiuso e riversarsi in spiaggia, su una terrazza panoramica o sulle sponde di un lago. Le spiagge della Campania su questo tratto di costa offrono un lido dietro l'altro: basti pensare alla zona di Licola. E dopo la giornata al mare si continua la serata in discoteca, in uno scenario che vede dimenarsi la meglio (e anche la peggio) gioventù. E il Vesuvio sta a guardare.

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Foto da Wikipedia

Ma non è il solo. Perché se avendolo sotto gli occhi ci illudiamo di tenerlo sotto controllo, sotto i nostri piedi c'è qualcosa di ancora più pericoloso che bolle in pentola. La grande caldera dei Campi Flegrei, il super-vulcano capace di distruggere un intera nazione se mai dovesse esplodere. Ma che per oggi ci fornisce calore dal sottosuolo e che è la fonte principale di mitici luoghi di relax come le Stufe di Nerone a Bacoli o le Terme di Agnano. Per non parlare della fertilità dei terreni vulcanici, i cui minerali favoriscono le coltivazioni e la natura. Basta recarsi alla Riserva naturale Cratere degli Astroni, un'oasi all'interno del Parco regionale dei Campi Flegrei, dove la vegetazione è abbondante e la fauna avicola e terrestre prolifera. Dopo un'intera notte passata a ballare al ritmo martellante delle casse da discoteca, una giornata a godere del silenzio della natura è un toccasana.

Sicilia e le isole vulcaniche

Se da un lato c'è qualcuno che dorme, dall'altro c'è chi è anche fin troppo sveglio. L'Etna, vulcano iperattivo, che non manca mai di ricordare al mondo che lui c'è, è vivo, e ci risparmia. Sì, perché grazie alla sua continua attività effusiva, il vulcano non rappresenta un pericolo di per se. Anche se in passato molti villaggi sono stati evacuati a causa del suo corso di lava che minacciava la vita della gente. Eppure l'Etna non ha mai fatto male a nessuno, ma anzi ha creato la vita attorno a se, originando un fitto panorama di folti boschi ricchi di specie vegetali endemiche. Ed è per questo che l'Unesco lo ha voluto insignire del prestigioso titolo di Patrimonio dell'Umanità.

Etna in eruzione

Foto di andrea

Sbarcando a Catania potrete ammirare il maestoso gigante in lontananza. Ma ancora più bello sarà poterlo fare a mollo nell'acqua: la città siciliana vanta delle bellissime spiagge, e se mai doveste decidere di passare le vostre vacanze al mare in Sicilia, questa dev'essere di rigore la vostra tappa di partenza. Celebre il lungomare dell'Ognina con la spiaggetta nera di San Giovanni li Cuti. E di sera i lidi balneari si trasformano in movimentate discoteche all'aperto, come nella migliore tradizione estiva. La vita notturna di Catania è comunque movimentata tutto l'anno, grazie al suo centro universitario e ai caffè concerto, dove a un drink si affiancano eventi musicali e di intrattenimento. Quando l'Etna si risveglia in piena notte, e i suoi lampi di lava squarciano il buio, sembra voler partecipare alla grande festa catanese.

Ma se parliamo di feste e vacanze, allora dobbiamo dirigerci sulle isole. E soprattutto, se parliamo di vulcani, dobbiamo volare direttamente sulle isole Eolie. L'arcipelago è interamente di origine vulcanica, ed è infatti dominato da due enormi coni: Vulcano e Stromboli, i quali danno anche i nomi alle isole che hanno generato. Le Eolie sono 7 in tutto, ma la principale attività notturna si concentra sulle isole di Lipari e Panarea. Lipari è la "capitale" delle Eolie, ed essendo il centro più grande è anche quello che offre più divertimenti. Concentrati specialmente nella zona del porto, ricca di locali notturni. Panarea sembra invece una sorta di immenso villaggio vacanze per giovani, per quanto è piccola e animata.

Lipari vista dal cratere di Vulcano

Foto di Ghost-in-the-Shell

Ma non si può non restare a bocca aperta quando si prende un traghetto per le due principali isole vulcaniche. Il vulcano di Stromboli costituisce l'ossatura dell'isola omonima, e si erge dal mare come se non ci fosse altro. La sua continua attività effusiva inoltre lo rende uno dei vulcani più attivi del mondo. E per questo, come l'Etna, non rappresenta un pericolo bensì uno spettacolo. Sull'isola di Vulcano invece si può scalare la montagna fino ad arrivare al cratere. Da lì si gode di una splendida vista sull'isola di Lipari, anche se per godere di tale beneficio si deve sopportare l'odore di zolfo che proviene dalle fumarole. Anche su Vulcano non mancano i divertimenti, anche se essendo un'isola più piccola sono concentrati per lo più nella zona di Porto Levante. Un giro in barca tra le isole è comunque la scelta più raccomandata per godere di tutto quello che quest'arcipelago ha da offrire. E non c'è da meravigliarsi se anche qui l'Unesco ha voluto apporre il suo sigillo di protezione.

La caldera di Santorini

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Foto di Kevin Poh

L'Italia non è l'unico paese ad avere dei mastodonti di lava ad osservarci dal mare. Anche in Grecia possiamo trovarne uno. Ma più che dal mare, questo ci osserva da sotto il mare. La caldera di Santorini è costituita dai resti di un'antico vulcano, che fu tanto violento nella sua esplosione da distruggere le sue stesse pareti. L'acqua del mare sommerse ciò che ne restava e oggi di quel gigante rimangono solo alcune sponde che emergono dall'acqua. È questa la famosa caldera, che oggi appare come un gruppo di isolotti all'interno della baia dell'isola. I villaggi di Fira, Firostefani, Imerovigli, Megalochori, Akrotiri e Oia affacciano proprio su questo spettacolo della natura, regalando una vista immensa.

Caldera di Santorini

Foto di Klearchos Kapoutsis

Ma c'è chi non si accontenta, e alla vista preferisce toccare con mano. All'interno della caldera infatti vi è una piccola isola, Nea Kameni, originatasi nei millenni grazie all'accumulo di lava. Tramite delle escursioni in barca è possibile approdare sull'isolotto, e salire sul cratere vulcanico situato in cima. L'esperienza è talmente popolare che non sono solo le piccole imbarcazioni locali ad accompagnare i turisti, ma anche grosse navi da crociera internazionali come la MSC Armonia a selezionare la caldera come tappa del viaggio. Non dimentichiamo però che l'isola di Santorini è prima di tutto una meta privilegiata dai giovani. La maggior parte dei bar e delle discoteche sono concentrati nel villaggio di Fira, punto d'approdo per la vita notturna con nomi celebri come Enigma, Koo Club, Blue Note, Casablanca e altri. Party tutta la notte e uno spettacolare panorama sul mare e il vulcano: il connubio perfetto per una calda estate.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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