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Opinioni

10 motivi per non visitare Londra

La capitale inglese è una meta da non perdere, non c’è dubbio. Oppure no? Come ogni grande città ha i suoi difetti, e neanche di poco conto. Ecco perché forse dovreste pensarci due volte prima di acquistare quel volo per Londra.
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Stufi di Londra, stufi della vita? Forse siamo solo stufi di sentir decantare le mille meraviglie di una delle città più visitate del mondo. Una città che, inutile negarlo, offre mille occasioni al turista e non si rivela mai completamente. Forse è proprio per questo che a un primo sguardo sfuggono quelli che sono i difetti di una grande metropoli. Che come tale ne ha come qualsiasi altra metropoli del mondo. Ecco perché per una volta vogliamo far cadere la maschera del bambino meravigliato di fronte a un mondo nuovo, e vogliamo invece assumere uno sguardo più disincantato. Nostro scopo non è quello di farvi cambiare idea sulla vacanza nel Regno Unito che state programmando. Potete sempre volare sulla capitale inglese, ma forse vi farà anche bene guardare le cose da un'altra prospettiva e capire anche perché forse non è il caso di andare a Londra.

1. Londra è cara

La prima nota dolente è anche la più risaputa: a Londra è difficile fare economia. Per due motivi. Il primo è che il cambio euro-sterlina non è per niente vantaggioso, e il budget che ci eravamo prefissati perderà almeno in quarto del suo valore solamente nell'acquisto della moneta locale. Il secondo è che i prezzi di beni di consumo e servizi sono spropositati rispetto al nostro paese: il costo della vita a Londra è eccessivo. Per farvi un esempio che non comprenda cifre alle mano, diciamo che con quello che paghereste per una cena per due persone in Italia, a Londra ci mangia solo una persona. Magari riesce giusto a regalare un antipasto all'altro, ma non di più.

2. Troppe trappole per turisti

Il costo delle principali attrazioni turistiche è molto elevato: raramente si scende mai sotto i 15 pound, ma la media generale è tra i 20 e i 30 pound. Molte di queste però non meritano davvero una spesa così ingente. Tra queste si piazzano sicuramente lo Shard, il grattacielo più alto di Londra: ben 30 £ solo per salire sulla piattaforma d'osservazione e guardare i Londinesi come fossero formiche. Altre rientrano nella categoria delle attrazioni per famiglie: London Eye, Madame Tussauds, Sealife Aquarium, London Dungeon. Molte di queste davvero non valgono i soldi del biglietto, soprattutto se si considera che la spesa va moltiplicata per genitori e figli.

London Eye di sera

Foto di Ed Schipul

3. Le attrazioni chiudono presto

Londra è ricca di musei e attrazioni da visitare, ma c'è un problema: fanno tutte rigorosamente orario d'ufficio. Apertura tra le 9.30 e le 10, e chiusura tra le 17.30 e le 18. In pratica, si hanno a disposizione solo 8 ore al giorno per cercare di pianificare nel proprio itinerario più visite possibili. Ma poi resta un buco enorme da coprire per la sera e, come vedremo, anche questo sarà molto difficile in termini di orari. E questo non vale solo per le attrazioni al chiuso, ma anche per le location outdoor più famose come i mercati del weekend o i negozi di Covent Garden.

4. La città è troppo grande

Londra offre una miriade di luoghi di interesse e non tutti sono localizzati al centro: prendiamo ad esempio la residenza reale di Hampton Court, che si raggiunge in mezz'ora di treno. Se a questo aggiungiamo il passaggio precedente, e cioè che la città non ci dà abbastanza ore al giorno per visitarle si capisce subito che Londra non è proprio la destinazione ideale per un city break. Due o tre giorni lasceranno sicuramente con l'amaro in bocca per la mole di cose che avreste voluto vedere ma non avete potuto. E non pensate che con una settimana a disposizione fareste di meglio. Questo è anche il motivo per cui molti decidono di tornare a Londra più di una volta. Ma non tutti hanno così tante occasioni di viaggiare da poter sacrificare posti nuovi per ritornare dove sono già stati.

5. Gli eventi si svolgono solo nel weekend

Un altro grosso problema della capitale inglese è la quantità degli eventi che si svolgono. Peccato che quasi sempre questi avvengano durante il fine settimana. Comprensibile, poiché tengono conto del lavoro della stragrande maggioranza dei londinesi che svolge orario d'ufficio. Questo però causa ben due problemi. Il primo è che spesso più eventi di una certa importanza si accavallano e il turista è costretto a fare una scelta. Il secondo è che chi visita Londra per un determinato evento sarà costretto a viaggiare nel weekend. Il che significa prezzi dei voli e delle camere d'albergo più alti.

english breakfast londinese

Foto di Ewan Munro

6. La cucina inglese non esiste

Veniamo al capitolo cibo. Non ci si può certo lamentare sull'offerta alimentare di Londra: in questa città si concentra praticamente tutto il patrimonio culinario mondiale, e non c'è quasi nessun paese che non sia rappresentato sulla cartina gastronomica. Però se si viaggia con l'intenzione di avvicinarsi alla cultura del posto, in tema di cucina a Londra si rimane delusi: le specialità inglesi non hanno in realtà niente di speciale, e si basano tutte su ingredienti reperibili in qualsiasi parte del mondo, per niente freschi e anche poco salutari. Soprattutto nel modo in cui i loro piatti vengono cucinati: basti pensare che una delle "pietanze tipiche" è il fish'n'chips, l'emblema della morte per colesterolo alto.

7. Non puoi mangiare o bere fino a tardi

E comunque non potete neanche perdere troppo tempo nel decidere dove andare a mangiare a Londra: le cucine chiudono prestissimo. Soprattutto se parliamo di pub: qualora voleste passare una tipica serata londinese tra un hambuger e una ale sappiate che difficilmente la cucina vi servirà del cibo oltre le 21.30-22. E molti pub non hanno licenza estesa per servire alcool oltre le 23 (e, se ce l'hanno, non ne usufruiscono perché preferiscono chiudere prima). Per cui se vi viene un buco allo stomaco dopo la mezzanotte potete anche morire di fame, perché le alternative sono i classici fast food (McDonald's, Burger King, KFC) e anche i kebabbari sono difficili da trovare.

Vita notturna a Londra

Foto di Garry Knight

8. La movida non esiste

Dire che non esiste vita notturna a Londra sarebbe ingiusto: basta recarsi nel quartiere di Shoreditch per cambiare idea. Ma non è certamente come la intendiamo noi. A Londra non si sta per la strada di sera per il gusto di farlo, come si farebbe a Napoli, Bologna, Perugia, Padova, Palermo, Roma e non occorre continuare l'elenco. A Londra si ha sempre una destinazione, ovvero un posto dove andare a rinchiudersi. E, no, non diamo la colpa al freddo perché questo atteggiamento lo si riscontra anche in estate. Al massimo durante la bella stagione si organizzano i terrazzini all'aperto, ma la folla che anima le strade sarà sempre in cerca del prossimo locale.

9. Non si può essere spontanei

Difficile improvvisare qualcosa nella capitale inglese: a Londra occorre prenotare tutto. Non solo un tavolo a un ristorante o un posto a teatro. Ma anche una partita a bowling, un bar karaoke, una pattinata sul ghiaccio, una corsa sui go-kart… Insomma tutto quello che rappresenterebbe una divertente alternativa alla classica discoteca. Perché comunque non a tutti i londinesi piace andare per club, e la scelta di divertimenti è varia. Peccato che, oltre a voi, ci sono altre dieci milioni di persone tra residenti e turisti. E il problema della prenotazione è che in molte occasioni sarete anche costretti a stamparvi la ricevuta d'acquisto e portarvela appresso per dimostrare che avete diritto a un posto.

10. A Londra ci vanno tutti

Ok, non è per fare gli snob, però è vero. Anche chi non viaggia spesso è stato a Londra almeno una volta. E a ben ragione, perché la città va vista, ed è una meta imprescindibile per quello che rappresenta nel panorama culturale europeo. E infatti se volete andare a Londra per vedere con i vostri occhi ciò che da sempre vedete sulle cartoline o nei libri di storia, acquistate il primo biglietto aereo che trovate. Ma se invece volete sperimentare qualche emozione nuova, di quelle che gli altri non hanno provato, per poter tornare con delle storie interessanti non metteteci il pensiero: troverete sempre qualcuno che vi dirà "anche io ci sono stato".

[In apertura: foto di Edmund Gall]

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Nasco a Napoli, come chiunque possa desiderare, ma le mie esperienze lavorative sono per lo più in giro per il mondo: Europa, Stati Uniti, Africa. Da qualche anno vivo a Londra, anche se molti di quelli che mi leggono non ci credono perché se ne parli male significa che non la conosci. Ma il mio desiderio di viaggiare mi spinge a vedere proprio il bello e il brutto di ogni luogo, per cercare di togliermi quelle fette di prosciutto dagli occhi che, volente o nolente, hanno tutti i turisti. Sì, sono un turista. E sono un viaggiatore. E nessuno dei due. Chi si affanna ad attribuirsi un'etichetta da urlare al mondo forse non viaggia abbastanza. Sogno l'Antartide: un giorno la raggiungerò.
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