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Erice, cosa vedere nella splendida perla del Trapanese

Definita “l’Assisi del sud” e “la città dalle cento chiese”, Erice è la località ideale per chi apprezza la calma e le vacanze culturali. Numerosi i suoi monumenti storici, tra cui spiccano il bellissimo Castello di Venere e il Duomo. In più, il suo meraviglioso panorama incanta lo sguardo e il cuore.
A cura di Angela Patrono
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Erice, perla siciliana, si presenta ai nostri occhi come una nobile principessa sul suo trono. Questo gioiello in provincia di Trapani sorge a 751 metri di altitudine sul Monte Erice ed è costituito da due zone: nella parte alta abitano circa cinquecento abitanti, mentre a valle dimorano circa trentamila abitanti, nell'area nota come Casa Santa, confinante con la zona periferica di Trapani. I suoi scorci regalano un panorama unico, che avvolge la città di Trapani e si estende fino alle isole Egadi. Nelle giornate serene si possono addirittura scorgere Ustica, Pantelleria e Capo Bon in Tunisia. Per i suoi tesori artistici e culturali, Erice è membro onorario del circuito I Borghi più Belli d'Italia ed è stata candidata a Capitale Italiana della Cultura 2018.

Duomo di Erice - Foto Wikipedia
Duomo di Erice – Foto Wikipedia

La fondazione della città è avvolta nel mistero ma si ritiene che i primi occupanti fossero gli Elimi, un popolo di cui ben poco si conosce. Nel corso dei secoli Erice venne contesa dai cartaginesi e dai siracusani. In seguito venne assoggettata ai Romani ed entrò nell'orbita araba prima, normanna e spagnola poi. Citata da Virgilio nell'Eneide, la città deve il suo nome al personaggio mitologico Erix, figlio di Afrodite e Bute, ucciso da Ercole.

Cosa vedere a Erice

Tra i monumenti più importanti figura il Castello normanno, costruito nel XII secolo su un antico tempio dedicato alla Venere Ericina. Per tale motivo la struttura è definita "Castello di Venere".  Al suo interno possiamo osservare le terme romane, i resti del tempio di Venere e le carceri borboniche. In origine il castello era unito per mezzo di un ponte alle Torri del Balio, antichi avamposti militari sede del governatore (bajulo). Gli splendidi Giardini del Balio sono un punto privilegiato per spaziare con lo sguardo fino al lontano orizzonte. Nell'area si trova inoltre la suggestiva Torretta Pepoli, fatta costruire in stile liberty dal conte Agostino Pepoli come angolo di studio e di meditazione, ma anche come luogo di ritrovo per uomini di cultura. All'estremità est della città, invece, sorge il Quartiere Spagnolo, una massiccia cittadella del XVII secolo rimasta incompiuta, che serviva a ospitare soldati spagnoli.

Le possenti mura che circondano Erice risalgono a periodi differenti: originariamente realizzate nell'VIII secolo dagli Elimi, vennero ultimate dai Normanni. Sempre all'epoca normanna risalgono le tre porte d'accesso cittadine: Porta Spadaporta del Carmine e porta Trapani.

Il centro storico di Erice è un dedalo di stradine puntellato da eleganti palazzi databili tra il XV e il XIX secolo, tra cui spiccano Palazzo Platamone, Palazzo Coppola e Palazzo Ventimiglia. L'atmosfera sospesa nel tempo regala un emozionante viaggio nel passato e tutto contribuisce a creare un senso di meraviglia: le casette dai balconi fioriti, i vicoli tortuosi e lastricati, il profumo di gelsomino che inonda le narici. Passeggiando tra le viuzze del centro è possibile lasciarsi conquistare da colori, suoni e fragranze che richiamano la squisita gastronomia locale. E non vi stupite se questo irresistibile richiamo vi porterà a fiondarvi in qualche pasticceria per assaggiare i dolci tipici di Erice, come le paste di mandorla, i mostaccioli e le genovesi.

Se invece siete affamati di arte, il Palazzo Comunale ospita il Polo Museale “Antonio Cordici”, suddiviso in diverse sezioni: archeologica, con reperti che spaziano dal periodo cartaginese fino al tardo periodo romano e una collezione numismatica; arti decorative; contemporanea, con dipinti donati dalla Salerniana; storico-artistica, con vari dipinti di pittori siciliani: nella collezione spicca il gruppo scultoreo con l'Annunciazione di Antonello Gagini (1525).  Al primo piano della struttura si trova invece la Biblioteca Comunale, con oltre 20.000 volumi e 300 manoscritti. È interessante sapere che Erice è dal 1963 la sede del Centro di Cultura Scientifica "Ettore Majorana" dove periodicamente si tengono importanti convegni scientifici. Tra gli altri eventi più importanti di Erice, a settembre si svolge la Settimana Internazionale di Musica Medievale e Rinascimentale. La Cronoscalata del Monte Erice è invece una competizione automobilistica che si snoda lungo il tortuoso percorso che collega Valderice a Erice.

Per i suoi numerosi edifici religiosi, Erice è stata definita da Carlo Levi "l’Assisi del Sud, ricca di chiese, di conventi, di piccole strade silenziose ed un incontro straordinario di ricordi mitologici". Simbolo incontrastrato della città è il Duomo di Erice, la Chiesa Matrice dedicata all'Assunta. Costruito nel 1314  in stile gotico sotto il Regno di Federico d'Aragona, è affiancato da una bellissima torre campanaria che in origine aveva funzioni difensive. Dalla sommità del campanile è possibile godere di un panorama meraviglioso. L'interno presenta tre navate con cappelle laterali, numerosi altari decorati e un meraviglioso soffitto a stucco.

Il centro storico ospita chiese dalla raffinata bellezza come la Chiesa di S. Alberto dei Bianchi o la Chiesa di San Martino. Quest'ultima, di probabile origine gotica, risale al 1339 ma venne rimaneggiata tra il Seicento e il Settecento. Di grande interesse il portale barocco e il coro ligneo rococò del 1716. Da vedere anche l'antichissima chiesa di San Giovanni, la cui struttura originaria risale al XII secolo e che oggi conserva capolavori rinascimentali.  Merita una visita anche la Chiesa di San Giuliano, di origine normanna ma con un campanile tardobarocco, oggi utilizzata come palazzo congressi; degna di nota anche la Chiesa di San Cataldo ricostruita nel XVIII secolo. Appena fuori città troviamo due luoghi immersi nel verde dove è possibile trovare momenti di pace e raccoglimento: il Santuario di Sant'Anna, uno splendido monastero arroccato su un'altura, e la Chiesa e il Convento dei Cappuccini.

I più avventurosi potranno respirare aria pura grazie a un trekking sul Monte Erice, una splendida area naturale ricoperta di  pini d'aleppo, di querce termofile e di leccio e roverella. In località San Matteo si trova inoltre un interessante Museo Agro-forestale. A circa 1 km da Erice si trova il Museo Malacologico che custodisce ricche collezioni di crostacei, echinodermi, conchiglie e fossili marini risalenti a epoche preistoriche.

Come arrivare a Erice? Il borgo si può raggiungere in auto con parcheggio a pagamento, ma è possibile anche usare la FuniErice, una funivia che collega Trapani alla vetta in dieci minuti, una salita suggestiva soprattutto di notte, che permette di ammirare il bellissimo panorama delle saline di Trapani e delle Egadi.

Nei dintorni si possono raggiungere incantevoli borghi come Scopello e Castellammare del Golfo. Inoltre la splendida città di Trapani è il punto di partenza ideale per andare alla scoperta delle isole Egadi, veri gioielli del Mediterraneo: l'arcipelago include Favignana, Levanzo e la piccola Marettimo.

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