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Capodanno nei casinò d’Europa: fate il vostro gioco!

Siete amanti del gioco d’azzardo? Non riuscite a staccare gli occhi dalla roulette neanche quando scatta la fatidica mezzanotte? L’Italia non è il paese che fa per voi, data la scarsità di case da gioco. Meglio andare all’estero per celebrare l’anno nuovo dadi in mano.
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Capodanno al casinò
Foto di Conor Ogle

Cosa ci sarà di così festivo in un casinò? Personalmente riteniamo che la decadenza e la finta opulenza che si respira in questi posti poco si addicano all'atmosfera natalizia. E allora perché molti ci tengono a festeggiare il capodanno al casinò, soprattutto se in altri paesi d'Europa? Sarà per quel fascino trasgressivo e spinto di un'avventura oltre i confini nostrani e della legalità. Abbiamo già visto infatti che nel nostro paese non esistono vere e proprie legislazioni in materia di gioco d'azzardo, e che i casinò in Italia sono dei veri e propri strappi a una regola che non c'è. Oasi di lusso e ostentata ricchezza dove ci si può rifugiare nell'illusione di dare una svolta alla propria vita. E poi magari, chissà, beccare il numero fortunato alla roulette e scappare con la vincita verso un altro paese. Perché aspettare allora? Perché non trovarsi direttamente in un altro paese quando la sorte ci bacerà sulla fronte?

I casinò di Nova Gorica, in Slovenia, sono la dimostrazione che non bisogna andare neanche poi tanto lontano per divertirsi. E la vicinanza al confine italiano rende giustizia a quella voglia di proibito che spinge molti ad avventurarsi verso i confini stranieri. Un po' come quando nei film americani vediamo i giovani in cerca di facile divertimento dirigersi verso il Messico. Ma c'è qualcos'altro in questa città che la accomuna alle immagini patinate di Hollywood: il fatto che i suoi casinò spuntano come funghi, moderni e scintillanti, tanto da essersi guadagnata l'appellativo di "piccola Las Vegas". A Nova Gorica per la notte di San Silvestro i casinò offrono un programma variegato di DJ set, spettacoli di magia, gruppi musicali, cabaret. Un'immagine molto differente di quella ancora molto datata (alcuni direbbero retrò) che vediamo nelle case da gioco italiane.

Foto da Wikipedia
Foto da Wikipedia

Il casinò di Campione d'Italia però rappresenta un'eccezione notevole. Il suo edificio è imponente e moderno, il suo aspetto è sfavillante e lussuoso… e la sua location è fuori dai confini italiani, quindi non ci meravigliamo. Be', tecnicamente no: Campione d'Italia è un'enclave italiana nel Canton Ticino, in Svizzera. Quindi batte bandiera tricolore, ma la sua eleganza e maestosità è puramente elvetica. Come la sua posizione: splendidamente affacciata sul lago di Lugano, è uno spettacolo ammirarla ogni sera riflettersi nelle acque e brillare di luce propria nel buio. Qui il capodanno si festeggia nel ristorante Seven e nel grande Salone delle Feste, che vedono la presenza di alcuni VIP "minori" presentare spettacoli di artisti circensi, maghi e cantanti professionisti.

Sul versante opposto troviamo il casinò di Monte Carlo, la capitale del piccolo Principato di Monaco che trasuda ricchezza da tutti i pori. E non c'è nemmeno bisogno di entrare al casinò per capirlo: basta guardare il parcheggio davanti al palazzo e se ne ha un'idea ben chiara. Una sfilza di Ferrari, Lamborghini, Maserati, Porche, BMW e via dicendo, affolla il piazzale antistante. C'è una certa disinvoltura in tutta questa ostentazione che non pecca di ineleganza: dopotutto siamo in un principato. Ma non tutti sono così sobri: basta dare un occhio agli yacht parcheggiati al porto, non molto dissimile dalla passeggiata che potreste fare a Porto Cervo in Sardegna. Ma in mezzo a tutto questo lusso, possiamo respirare un po' di sana atmosfera casalinga con i mercatini di Natale: piccole casette di legno con prodotti artigianali, che ci fanno subito dimenticare di essere in un microstato europeo che fa di tutto per distinguersi come il più ricco. E ce lo ricorda appena mettiamo piede nel casinò: non basta lo smoking per giocare, occorre pagare una somma preventiva di 10 € solo per avere l'accesso ai tavoli.

Foto di ecpc
Foto di ecpc

A questo punto rechiamoci in Germania, se vogliamo avere un occhio sulle bancarelle, e un altro sui dadi. Nella patria dei mercatini di Natale non rimarremo mai delusi nella nostra voglia di acquisti. E nemmeno in quella di gettare i nostri soldi al vento: l'intero stato conta infatti la bellezza di 64 casinò sparsi un po' ovunque nel paese. Naturalmente non tutti possono corrispondere alle vostre aspettative, e molti possono anzi riflettere quella luce un po' kitsch e démodé delle case d'azzardo nostrane. Ma se pensate che molte di queste sono situate in località termali, il tentativo lo potreste fare. Basta dare un occhio a tutti quei nomi di piccoli villaggi che iniziano con Bad: Bad Homburg, Bad Füssing, Bad Reichenhall… Il solo nome ci fa già immaginare a mollo nelle acque sulfuree mentre fuori si respira il gelo dei -10°. Tra casinò e stabilimenti termali questi paesini sanno come fare i soldi.

Ma quali sono in Europa i paesi col maggior numero di casinò? In Francia ce ne sono 125, mentre la Gran Bretagna ne vanta ben 136. A Londra basta recarsi a Leicester Square, nel West End, e se ne trovano ben tre in una piazza: l'Empire, il Napoleons e The Hippodrome (che niente ha a che vedere con i cavalli). L'overdose di luci al neon e led alla quale siamo sottoposti dall'esterno è tipica di queste strade della capitale inglese, situate proprio nel centro turistico mangiasoldi. Nonostante ciò, l'ingresso ai giochi è libero. La cosa cambia naturalmente per capodanno, quando si organizzano i soliti spettacoli i cui programmi includono maghi, contorsionisti, cabarettisti e così via. I ristoranti propongono menù speciali (che vuol dire semplicemente più costosi), e si possono affittare sale intere per cerimonie private. Sicuramente ci sono altri posti per festeggiare il capodanno a Londra risparmiando.

Foto di Robin Hood
Foto di Robin Hood

Il discorso cambia in un casinò storico di Londra: il Ritz Club. Storico come l'albergo che lo ospita, il più lussuoso della città, omologo dell'originale parigino. Il nome Ritz stesso è da più di un secolo associato al prestigio nel campo degli hotel. Il suo fondatore, lo svizzero César Ritz, era definito "re degli albergatori, e albergatore dei re". Fu infatti in grado di impostare uno stile riconoscibilissimo in fatto di design ed eleganza: tanto che dal suo nome venne coniato il termine inglese "ritzy", che identifica uno stile molto costoso. Niente di cui meravigliarsi, quindi, se il casinò dell'albergo richiede un biglietto di ingresso. Le quote per giocare sono molto alte, e riflettono il budget del cliente medio di questo hotel. In un ambiente del genere, non aspettatevi di poter celebrare il classico veglione di capodanno.

Se volete festeggiare l'anno nuovo nei casinò di Parigi dovrete fare un po' d'attenzione ai luoghi dove vi recherete. Qui ci sono infatti diversi locali che dal nome sembrano delle case da gioco ma niente hanno a che vedere con dadi, carte e roulette. E altri che invece traggono in inganno nel senso opposto. Ad esempio il Casino de Paris è in realtà un teatro, mentre il Nouveau Casino è una discoteca. Al contrario l'Aviation club de France non è un ritrovo per soli piloti (o almeno, non più) ma un locale tutto dedito al gioco del poker. In realtà sembra che una vecchia legge confini le case da gioco fuori dal centro città, ma non è ben chiaro. Quello che si sa è che le leggi sul controllo del gioco d'azzardo in Francia sono molto restrittive, anche se ultimamente si sono un po' ammorbidite a causa di indagini della Commissione Europea. In ogni caso, se volete tentare la vostra fortuna dovete recarvi verso l'esterno del paese: la costa atlantica, la costa mediterranea e il confine europeo ospitano numerose piccole località famose per i loro casinò. Tra queste, Divonne-les-Bains è conosciuta anche per essere una città termale.

Foto di ND Strupler
Foto di ND Strupler

Questo è anche il motivo per cui i casinò italiani sono situati vicino al confine: Sanremo (Liguria), Saint Vincent (Valle d'Aosta), Venezia (Veneto, non lontano da Nova Gorica) e Campione d'Italia (Canton Ticino). L'idea è quella di impedire che chi ha soldi da buttar via non lo faccia fuori dal nostro paese. Il casinò potrebbe comunque essere un ottimo pretesto per festeggiare il Capodanno in una città straniera fuori dalle rotte abituali. La maggior parte dei paesi europei ha le sue località con le case da gioco, chi più chi meno. C'è chi ha appena cominciato (Albania, Bosnia, Finlandia); chi nonostante le sue dimensioni offre una scelta discreta (Malta, Danimarca); chi è sulla buona strada (Svezia, Belgio, Grecia, Polonia, Croazia, Portogallo, Slovenia, Austria, Olanda, Irlanda); e chi infine ha un'esperienza ormai consolidata (Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna e gli altri stati citati nell'articolo). Giù le fiches sul tavolo, dunque. Les jeux sont faits!

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